MORTE SOSPETTA DI UN 54ENNE SETINO AL GORETTI, LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA

*L'ospedale Goretti di Latina*
*L’ospedale Goretti di Latina*

Tre mesi di calvario, di ricoveri, interventi, cure, dimissioni, e poi altri ricoveri, fino a che la situazione è precipitata e per un 55enne di Sezze non c’è stato più nulla da fare. Antonio Parente, operaio della Dondi, la società che gestisce il servizio idrico nel centro lepino, è spirato all’ospedale “Goretti” di Latina giovedì sera. Dopo la denuncia presentata presso il comando provinciale dei carabinieri dai familiari della vittima, in Procura è stata aperta un’inchiesta e il sostituto procuratore Giuseppe Bontempo vuole appurare se vi siano dei responsabili nel decesso del 55 enne.

Il primo ricovero del setino risale al Ferragosto scorso. L’operaio, vittima di un’ostruzione del duodeno, è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma le sue condizioni sono sempre peggiorate. Parente ha iniziato a dimagrire, ha avuto numerosi problemi e, tra un ricovero e l’altro, stando alla denuncia presentata dai parenti, al “Goretti” avrebbe sempre avuto rassicurazioni sulla sua situazione.


Venerdì scorso l’ultima corsa alla volta dell’ospedale di Latina, dove il 54enne è finito in rianimazione e poi è deceduto. I medici hanno decretato la morte cerebrale e dopo sei ore hanno staccato le macchine. I familiari della vittima, tramite gli avvocati Angelo Farau e Giuseppe Fonisto, si sono rivolti alla magistratura e il sostituto Bontempo ha aperto un’inchiesta contro ignoti, ipotizzando il reato di omicidio colposo.

Domani mattina verrà assegnato al medico legale Saverio Potenza l’incarico per eseguire l’autopsia e i familiari di Parente già hanno nominato un consulente di parte, il dott. Antonio Perna.