
“Mia moglie non l’ho mai picchiata né molestata. E’ vero, le ho chiesto più volte se era convinta della separazione, ed è anche vero che ero geloso. Pensavo che avesse iniziato a frequentarsi con il mio infermiere”. Interrogato dal gip Guido Marcelli, si è giustificato così P.M., 85 anni, di Gaeta, indagato dal sostituto procuratore Gregorio Capasso, con l’accusa di stalking nei confronti della consorte di 81 anni, e sottoposto alla misura della libertà vigilata.
L’inchiesta è iniziata nell’agosto scorso, quando la 81enne ha presentato una denuncia, sostenendo di essere stata più volte aggredita e molesta dal marito, il quale non accettava i suoi rifiuti a fare sesso. Il sostituto Capasso aveva chiesto e ottenuto, nelle forme dell’incidente probatorio, una perizia medica su P.M., che era stato considerato non processabile ma socialmente pericoloso, per cui gli è stata applicata la misura.
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