“L’avvocato Cardillo Cupo parla come se il processo fosse già concluso. Ne discuteremo nella sede competente e lì verrà fuori la verità delle cose. Evidentemente, scotta ancora quanto sottolineai, ossia l’incompatibilità che ritengo esista tra il ruolo di amministratore e quello di legale di soggetti legati alla camorra. In tanti ricordano come andarono le cose in quel Consiglio Comunale.
Il consigliere Salvatore Forte fu verbalmente intimidito dall’allora assessore Cardillo Cupo e a seguito di questo intervenni con le espressioni che sono oggi al vaglio della magistratura. In quella stessa sede, come ricostruibile dalla trascrizione della seduta di consiglio, le sue dichiarazioni furono fortemente stigmatizzate anche dall’allora consigliere di maggioranza Giuseppe Simeone, oggi deputato regionale.
Prima che gli rispondessi, lo stesso Cardillo Cupo offese me, assimilando la professione di psichiatra al mio stato di salute mentale. Ad ogni modo, ho la massima fiducia nell’operato della magistratura. Il resto sono dichiarazioni che si commentano da sole”.
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