'ORTI URBANI' A TERRACINA, AGENDA 21 CHIEDE DI ADERIRE AL PROGETTO NAZIONALE

logo agenda 21Il Piano di Azione Ambientale del Forum di A21L del Comune di Terracina (approvato con deliberazione di C.C. n. 122/XXI del 26/10/2007) ha previsto, nell’ambito dei suoi molteplici obiettivi, “la realizzazione degli Orti Sociali Urbani”, così come elaborati dal Progetto nazionale “Orti Urbani” di Italia Nostra nel 2006 ed oggetto di un apposito protocollo d’intesa, nel 2008, con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani/ANCI.

A tale protocollo ha aderito il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali e il 10 maggio del 2013 è stato rinnovato con un nuovo accordo e con l’intento di diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura tra i cittadini, sia nelle città che nelle aree periferiche, per limitare il consumo del territorio, specie agricolo, per la riqualificazione degli stili di vita e per la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali, nonché per il miglioramento della qualità dell’ambiente.


Tutto ciò per costituire in Italia un’unica rete di orti urbani e periurbani, accomunati da regole etiche condivise, pur nella diversità delle tipologie, degli usi e dei luoghi, per rafforzarne l’identità e la conoscenza e favorire lo sviluppo di una economia etica a vantaggio diretto delle comunità.

Moltissimi comuni italiani hanno aderito all’iniziativa ed hanno realizzato o stanno realizzando orti urbani secondo la rete del progetto nazionale: Roma, Genova, Padova, Savona, Perugia, Foligno e molti altri ancora, totalizzando sino ad oggi oltre 550.000 mq di superficie destinata.

Un esempio notevole è quello di Torino con 450 orti urbani regolamentati, tra cui gli orti sociali  indivisi rivolti a nuove fasce di popolazione (giovani, disoccupati, cassaintegrati, ecc.), oppure il recupero delle cascine comunali con uso delle aree verdi di pertinenza adibite ad orti, compreso l’aspetto didattico per le scuole (orti scolastici) e corsi di formazione in orticultura.

Tali esperienze hanno dimostrato che gli “Orti Urbani” sono una importante risorsa ambientale per lo sviluppo di una economia etica ed equa, per la produzione di cibo sano e una filiera a metri zero, oltre che un presidio sul territorio molto importante. Essi, peraltro, oltre a sottrarre terreno alla marginalità e al degrado, possono costituire una effettiva realtà sociale attraverso l’inserimento di fasce svantaggiate come potenziali conduttori di orti, che potranno essere oggetto di reinserimento attraverso l’orticultura: una pratica sicuramente adeguata per tutte quelle fasce a reddito basso oppure da reinserire nel mondo del lavoro; lo stesso discorso vale anche per alcuni portatori di handicap, che trovano nella coltivazione uno stimolo positivo, oppure per gli anziani pensionati che storicamente hanno sempre tratto beneficio da tale pratica.

Il progetto nazionale “Orti Urbani”, infatti, non è solo un programma per avere patate o zucchine a basso costo, ma una metodologia ed una prospettiva di vita che riavvicina alla terra, che rallenta i ritmi di vita esagerati, che limita il degrado e il consumo di territorio, che conferisce alla città una migliore qualità estetica con un appropriato decoro ed arredo urbano contro l’abusivismo e che questo sviluppa una migliore qualità della vita, che favorisce la socialità e il confronto tra esperienze diverse, che tutela il patrimonio culturale con un corretto uso economico del territorio.

Dunque un progetto che va ben al di là della banale cultura oggi diffusa dell’apparenza e dell’immagine che sfrutta esclusivamente il turismo delle “etichette” massificando i prodotti agricoli in prodotti “tipici” in funzione di una economia commerciale di pronto e facile consumo.

Un progetto, in buona sostanza, che risponde pienamente ai principi di sviluppo sostenibile per la nostra città e per il nostro territorio, così come sanciti dal Piano di Azione Ambientale del Comune di Terracina.

Aderire al Progetto nazionale “Orti Urbani” è semplice per qualsiasi comune: è sufficiente una delibera di Giunta Comunale con la quale si esprime la condivisione al protocollo d’intesa e alle Linee Guida agrarie stabilite da Italia Nostra, ANCI e Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, e si individuano le aree interessate, la possibile gestione e le coltivazioni da impiantare. Poi si redigerà una scheda sintetica informatica da inserire sul sito di Italia Nostra insieme alle altre già esistenti.

Per quanto sopra riportato si chiede al Comune di Terracina di aderire al Progetto Nazionale “Orti Urbani”.