Visti i presupposti proclamati in una durissima nota stampa nelle scorse ore, c’era da aspettarselo che la commissione controllo e garanzia a Gaeta andasse per l’ennesima volta deserta. Per la precisione la quarta. Un boicottaggio, aveva ipotizzato il presidente, appartenente all’opposizione, Marina Costabile, orchestrato per non incappare in temi delicati e controversi e che lasciavano presupporre una considerevole dose di imbarazzo come la vicenda della Cosenz e della fondazione Caboto e il Peg. Insomma i temi che hanno monopolizzato lo scontro politico nelle ultime settimane.
E a questa ipotesi, come detto, è seguita la risposta scritta dei componenti di maggioranza della commissione, i consiglieri Maurizio Caso, Gennaro Dies e Angelo Magliozzi che hanno replicato: «Come presidente, Costabile si arroga il diritto di redigere l’ordine del giorno non in funzione degli argomenti da trattare in Consiglio comunale, come da regolamento, ma con il solo ed unico scopo di apparire sugli organi di stampa come esponente del Gruppo Raimondi, ponendo addirittura in agenda argomenti che già sono stati oggetto di denunce che l’ex sindaco Raimondi avrebbe presentato agli organi giudiziari o alle forze dell’ordine. Che necessità c’è di riproporli in sede di commissione? La verità – proseguono – è che solo pochi fedelissimi credono alle denunce del loro leader il quale, per dimostrare la sua ‘arguzia politica’ utilizza un organo istituzionale, quale la commissione controllo, con la speranza di riscuotere maggior credito dai suoi fan. Più volte abbiamo ribadito e dimostrato la bontà degli atti contestati dall’ex sindaco invitandolo a non strombazzare sui mass media le sue considerazioni, facendole passare addirittura come se fossero state condivise ed approvate dalla commissione. Si tratta di un modo ignobile, squallido e becero di ottenere visibilità, in barba all’etica politica. Questo suo modo di interpretare la politica è davvero irresponsabile e non gli fa onore. Gli serve solo apparire sugli organi di stampa».
Immediata è arrivata la replica della Costabile e di Raimondi. La prima ha precisato che “la commissione controllo e garanzia, così come recita il regolamento, svolge appunto attività di controllo e garanzia su tutti gli atti amministrativi, cioè delibere di Consiglio comunale, delibere di giunta e determinazioni dirigenziali. Inoltre i punti all’ordine del giorno possono essere presentati direttamente dal presidente o da un componente della commissione o da un capogruppo o da 3 consiglieri comunali. Purtroppo ancora una volta oggi la commissione è andata deserta per l’assenza dei suddetti 3 consiglieri di maggioranza che evidentemente non la considerano degna di importanza ed attenzione. Però trovano il tempo, ammesso che il comunicato di critica nei nostri confronti sia stato scritto da loro, di lanciarsi in accuse, verso il presidente, infondate e prive della conoscenza della macchina amministrativa. Così come ho fatto nel passato, continuerò, per mio dovere istituzionale, ad assicurare la trasparenza e la correttezza degli atti amministrativi, a tutela e garanzia non solo dei consiglieri comunali, ma di tutta la collettività, e non sarà certo un becero comunicato ad impedirmi di svolgere il mio ruolo”. Rilancia Raimondi: “Spero di poter ascoltare più frequentemente la loro voce in consiglio comunale, che come testimoniano i verbali, non si è quasi mai sentita. Evidentemente, di fronte ad un’amministrazione e ad una maggioranza che riunisce un Consiglio comunale ordinario dopo 3 mesi e mezzo, si illudono che soltanto con l’offesa rivolta all’avversario politico possono nascondere i tanti guai che stanno commettendo ai danni della città e dei cittadini”.