
Il Tribunale del Riesame di Roma ha sciolto la riserva e negato i domiciliari a Patrizio Palombo, indagato nell’inchiesta sulla morte della quattordicenne Alessia Calvani, investita e uccisa da un’auto pirata il 2 settembre 2012 a Latina Scalo, mentre attraversava via della Stazione sulle strisce pedonali. Il 53enne, indagato per frode processuale, favoreggiamento e furto, reato quest’ultimo per cui è stato messo in carcere, si è visto respingere il beneficio prima dal gip Nicola Iansiti e ora dal Tribunale della Libertà. L’avvocato Giancarlo Vitelli, difensore di Palombo, dovrà ora decidere se ricorrere in Cassazione.
Il 53enne, prima davanti al sostituto procuratore Gregorio Capasso e poi davanti al gip Iansiti, ha dichiarato di aver rubato insieme a Emanuele Fiorucci, anche lui in carcere, la Mercedes classe A con cui è stata uccisa Alessia, ma di non avere nulla a che vedere con l’investimento, non avendo avuto mai neppure il sospetto che Fiorucci potesse essere il responsabile di quella tragedia.