SUPERMERCATI MIDAL, OK ALLA CASSA INTEGRAZIONE PER 160 LAVORATORI

Nella serata di ieri presso la Regione Lazio è stata finalmente raggiunta l’intesa per i circa 160 lavoratori ex dipendenti Midal dei punti vendita posti sotto sequestro (punti vendita in Q4/Q5 e Fiano Romano). Grazie all’intervento attuato dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Latina, anche questi lavoratori potranno beneficiare del sussidio di cassa integrazione a partire dal giorno in cui il giudice ha predisposto il sequestro.

I segretari generali di Filcams Cgil (Anselmo Briganti), Fisascat Cisl (Davide Favero) Uiltucs Uil (Gianfranco Cartisano) da tempo sollecitavano il dirigente regionale affinchè procedesse nel riconoscimento dei sussidi economici anche per quei 160 lavoratori rimasti esclusi a causa della situazione di stallo creatasi per permettere alla Curatela Fallimentare e alla Regione Lazio di effettuare le necessarie verifiche in relazione al coinvolgimento di quei punti vendita nella vicenda giudiziaria.


Definito il soggetto datoriale, ovvero la Brio Srl, si è proceduto quindi al confronto atto alla verifica della possibilità di accesso alla cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre facendo in modo che quest’ultima avesse decorrenza dalla data di chiusura dei punti vendita.

Nel corso della trattativa, dove altri proponevano soluzioni non del tutto risolutive e vantaggiose, Cgil Cisl Uil hanno proposto un percorso indirizzato sul riconoscimento della Cigs in deroga relativamente il regresso, mentre, dalla firma dell’accordo in poi, trattandosi di una società superiore a 50 dipendenti e tenendo conto del requisito legato al sequestro, chiesto il riconoscimento della cassa integrazione ordinaria per 12 mesi, elemento senza dubbio migliorativo considerato che tale sussidio viene erogato direttamente dal Ministero.

La proposta di tale percorso avanzata da Cgil Cisl Uil è stata condivisa dal dirigente regionale e dalla società Brio Srl, tanto che è stata indicato il 6 novembre,data di incontro per la sottoscrizione dell’accordo su specificato che permetterà ai 160 lavoratori di uscire dalla situazione di standby e poter finalmente accedere agli ammortizzatori sociali.

Grande soddisfazione per l’epilogo di questa vicenda per la quale Cgil, Cisl e Uil hanno lavorato intensamente e congiuntamente per il conseguimento di una definizione a vantaggio dei lavoratori.