RIFIUTI PERICOLOSI A PENITRO, I RESIDENTI CHIEDONO LA VERITA’

DCIM101GOPROVerità, chiarezza, salute, bonifica del territorio, unione per non tacere ma per conoscere solo ed esclusivamente la verità. Sono stati i termini e i concetti che sono più volte echeggiati ieri sera durante l’affollata assemblea organizzata, presso i locali della nuova chiesa parrocchiale del Buon Pastore, dal comitato civico di Penitro a Formia per fare il punto sulla querelle circa il presunto interramento, a metà degli anni novanta, di rifiuti tossici e pericolosi nell’ex cava Pontanelli, ora discarica di materiali inverti.

I cittadini nei loro interventi hanno sollecitato di avere la necessaria chiarezza da tutte le autorità, nessuna esclusa, circa il contenuto dei fusti di cui parlava nel 1997 un’informativa della Polizia Provinciale e ora oggetto di una delicatissima inchiesta penale contro ignoti promossa dalla Procura della Repubblica di Cassino. I residenti nella realtà più orientale di Formia, a confine con Spigno Saturnia, temono eventuali rischi per la salute e anche ieri sera sono tornati a chiedere la bonifica del sito, a prescindere.


L’assemblea è stata disertata dalla politica; hanno fatto eccezione l’ex assessore al turismo del Comune Vittorio Pecorino, l’ex candidato a sindaco della lista Un’altra città PaoloaVilla e gli attivisti dei movimento Culturalclub Italia e Idea Domani che hanno iniziato una petizione per sapere la verità sui presunti segreti nascosti nell’ex cava Pontanelli. Il presidente del comitato civico di Penitro Cesare Perretti ha bachettato la politica di essersi divisa in due fazioni, quelle dei catastrofisti e dei negazionisti.

L’avvocato Pasquale Improta ha annunciato che il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo la prossima settimana intende incontrare i cittadini di Penitro.