Come preannunciato, il giorno 31 ottobre, alle ore 16,30, si è riunito per la seconda volta, il comitato per la difesa del presidio ospedaliero centro, nel quale dopo ampio dibattito, si è deciso:
• Che, l’esecutivo sarà composto di sei persone, di cui almeno due provenienti dalla società civile;
• Che, temporaneamente vengono nominati i seguenti primi quattro componenti dell’esecutivo: Bernardi Antonio, Giovanni Colandrea, Pernarella Agostino, Genosini Celestino, gli altri due saranno individuati, nominati e integrati nella prossima riunione;
• Di promuovere una petizione popolare indirizzata al Presidente della Giunta Regionale del Lazio e al nuovo Direttore Generale della ASL, quando sarà sostituito Renato Sponsilli, per chiedere, tra l’altro, di non approvare la proposta del Direttore Generale in carica, con la quale, di fatto, si sancisce lo scioglimento del presidio ospedaliero centro e di migliorare i reparti e servizi esistenti;
• Di provvedere ad una prima raccolta di firme, per mercoledì 6 novembre dalle ore 9, presso l’ospedale di Terracina e per giovedi 7 novembre, dalle ore 9, presso il mercato settimanale.
I cittadini e le associazioni, che vogliono contribuire alla raccolta di firme, stampare il modulo allegato, oppure rivolgersi al sottoscritto, mentre, coloro che vogliono apporre la propria firma presentarsi e far presentare coloro che sono interessati, nei luoghi e nell’orario sopra indicato.
Questo è il testo della petizione:
P E T I Z I O N E
I sottoscritti cittadini, Chiedono alle SS.VV. di non approvare la proposta del precedente Direttore Generale Renato Sponsilli, con la quale, di fatto, si sancisce lo scioglimento del presidio ospedaliero centro, con l’incorporamento all’ICOT di Latina dell’ospedale di Terracina e quello di Fondi con l’ospedale di Formia.Chiedono, inoltre,che, nell’ approvare il nuovo atto Aziendale, confermare il presidio ospedaliero centro con gli ospedali di Terracina e Fondi, con almeno gli stessi reparti e servizi, l’assunzione del personale necessario e le attrezzature, per garantire l’assistenza già prevista e l’osservazione breve intensiva e area critica al pronto soccorso.