Il presidente della sezione Anpi di Aprilia “Vittorio Arrigoni”, prof. Filippo Fasano, ha scritto una lettera aperta al sindaco di Aprilia, Antonio Terra.
Il “casus belli” è stato da una parte il proliferare di manifesti di Forza Nuova in giro per Aprilia, dall’altra le dichiarazioni del Primo Cittadino in Consiglio Comunale, in cui Terra avrebbe bollato come “aria fritta” la questione. “La recente affissione ad Aprilia di numerosi manifesti di Forza Nuova con messaggi che inneggiano all’odio razziale, nonché gli scontri e le manifestazioni che hanno accompagnato la scorsa settimana la celebrazione della morte di Erik Priebke nella città di Albano, medaglia d’oro al valore civile, hanno reso necessaria una riflessione sul significato attuale delle celebrazioni che riguardano la Resistenza, la lotta partigiana e l’antifascismo, i miti fondativi – per utilizzare una frase dello storico anglosassone Miller – dell’Italia repubblicana”, ha scritto il prof. Fasano al Sindaco.
““Aria fritta” diceva il primo cittadino, lasciando intendere che il Consiglio comunale non può abbandonarsi a queste strane e metafisiche argomentazioni prive del sacro furore del “fare”, come se il fare non fosse anche quello di suggerire valori, richiamare i principi fondanti del nostro vivere nella Legalità e nella Democrazia, nel custodire e rendere fertile la memoria di coloro che, opponendosi al fascismo anche a rischio della propria vita, ci hanno consegnato con la Carta costituzionale un patrimonio di valori umani e civili da difendere e da applicare, ha scritto il professor Filippo Fasano”.
Il Presidente della sezione Anpi “Vittorio Arrigoni, trova l’occasione per una riflessione pubblica sul significato del cippo di Campoverde: “Il Sindaco certamente lo sa ma si è mai chiesto se non ci sia qualcosa di sbagliato nella cerimonia dell’ “onore ai caduti repubblichini” su una pubblica piazza, a Campoverde, Comune di Aprilia e provocatoriamente il 25 Aprile di ogni anno da tempi immemorabili, nel giorno cioè in cui in tutt’Italia si festeggia la giornata della Liberazione dal Fascismo? Che c’è di male, sono anch’essi morti per la Patria! Sarà questa la risposta?”.