Condanna definitiva per Antonio Di Prete, 27enne di Itri, finito sotto processo per aver molestato sessualmente due giovani romene lungo le strade del paese. Il giovane, già noto per fatti analoghi e per incendio boschivo, aveva tentato la strada del ricorso in Cassazione, dichiarato però inammissibile dalla Suprema Corte.
Confermata così la condanna a due anni di reclusione inflitta a Di Prete dal Tribunale di Latina, il 20 gennaio dello scorso anno, che già aveva retto al vaglio della Corte d’Appello di Roma. Le due vittime, chiamate a testimoniare, avevano riconosciuto nel 27enne l’autore dei palpeggiamenti.
La Cassazione ha poi specificato che non era possibile concedere le attenuanti generiche per “rozzezza culturale” dell’imputato e condannato il ricorrente a pagare mille euro alla cassa delle ammende.
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