Le Associazioni di tutela dei Consumatori aderenti al Coordinamento in relazione alle fatture per il pagamento della TARES del 2013 che in questi giorni il Comune di Latina sta facendo pervenire ai suoi cittadini, esprimono la più profonda sorpresa sia perché esse stanno pervenendo quando il termine per il pagamento della prima delle tre rate è già scaduto, sia perché il loro importo, relativamente alle utenze riferite alle famiglie, è notevolmente più alto rispetto a quello del 2011.
Far pervenire dette fatture a ridosso della fine dell’anno pone in gravissime difficoltà le famiglie dei cittadini in quanto esse sono già gravate dei pagamenti relativi agli altri tributi, ivi compresa la TIA del 2011 e sono in grosse difficoltà economiche per il lunghissimo e difficilissimo periodo di crisi economica che il Paese sta attraversando.
Peraltro, il comune di Latina, in una recente audizione svoltasi lo scorso mese di settembre presso la Consulta Provinciale degli Utenti e Consumatori, aveva assicurato che per le utenze domestiche gli importi sarebbero stati invariati e che la rateizzazione del tributo del 2013 avrebbe tenuto nel debito conto le scadenze già previste per le bollette del 2011 in corso di pagamento.
Non solo tutto ciò non è stato assolutamente rispettato, ma addirittura gli importi sono stati maggiorati in taluni casi anche del 40%, senza alcuna giustificazione e motivazione.
Peraltro, in base all’incentivato sistema di raccolta dei rifiuti differenziati (la cui promozione sugli appositi contenitori delle buste gialle e blu recita che in questo modo “la città risparmia”, lasciando chiaramente intendere che la collaborazione si rifletterà in un risparmio anche per i cittadini stessi) è evidentemente una presa in giro per i cittadini che stanno conferendo i rifiuti nel giusto modo, in quanto si sentono persino penalizzati da questa maggiorazione: altro che risparmio.
A questo punto vorremmo sapere dall’Ente se è vero che si stia effettivamente risparmiando, a quanto ammonta il risparmio e quale destinazione viene date alle somme risparmiate, visto che ai cittadini, invece, tocca pagare notevolmente di più.
Tuttavia, le Associazioni aderenti al Coordinamento auspicano che il comune voglia urgentemente rivedere sia gli importi delle bollette che le loro scadenze e per questo offrono la loro collaborazione per affrontare il problema prospettato in maniera soddisfacente per l’utenza.