Non ci sta Giovanni Valerio a passare per inaffidabile e abbandonato dai suoi colleghi di maggioranza e dal sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. E lo si capisce dalle sue parole, diplomatiche, ma che arrivano certamente a cogliere nel segno nei confronti dei destinatari ai quali sono rivolte: il sindaco e i colleghi di maggioranza appunto.
Senza entrare a commento di dichiarazioni di per sé già piuttosto chiare ed esaustive rispetto a questa fase in particolare della intricata vicenda che lo sta coinvolgendo, riportiamo integralmente il contenuto di una nuova nota scritta da Valerio con la quale questi affronta e valuta il trattamento che gli è stato sinora riservato.
“Vista la Nota di lunedì 21 ottobre dei colleghi consiglieri di maggioranza, rilevo che con la lettera al sindaco di mercoledì 16 ottobre, mi pare di aver dimostrato sufficiente responsabilità politica, istituzionale e professionale recidendo il rapporto che mi legava alla mia parte politica; di più, proprio in ossequio al principio di legalità invocato successivamente alla mia nota dai miei colleghi, non ritengo di dover fare. E’ assurdo ed incomprensibile che sulla base di ‘eventuali attenzioni da parte delle forze dell’ordine e della magistratura’, un libero cittadino debba rimettere il mandato politico ricevuto. Allo stesso tempo non comprendo – perché non viene detto in alcun modo – in che maniera avrei violato l’impegno a tenere ‘un comportamento decoroso e trasparente’ al punto da ‘incrinare irrimediabilmente il rapporto di fiducia necessario per essere parte di questa amministrazione’.
Probabilmente, il mio eccesso di trasparenza è stato frainteso, e l’iniziativa di affrancare la maggioranza anche dal semplice “sospetto eventuale ed indiretto” è stato frettolosamente inteso in termini quasi confessori. Così ovviamente non è, rivendicando il sottoscritto la correttezza del proprio operato sia in ambito professionale che in quello istituzionale. Auspico, quindi, che nei miei confronti venga assunto il medesimo atteggiamento tenuto, in ossequio al principio di presunzione di non colpevolezza, nei confronti dell’attuale sindaco di Formia, quando si trovò ad essere iscritto nel registro degli indagati. Mi duole invece constatare che alcuni organi di stampa ed esponenti politici hanno dato vita ad una campagna denigratoria nei confronti della mia persona, che ho già posto all’attenzione dei miei legali per eventuali azioni giudiziarie al fine di tutelare la mia immagine, perché non consento a nessuno di infangare la mia persona.
Diffido pertanto chiunque da giudizi sommari e diffamatori. Nella serena certezza di poter spiegare nelle competenti sedi giudiziarie qualsiasi eventuale ed assolutamente ipotetico addebito che mi riguarda, intendo continuare ad onorare con la mia attività di consigliere comunale il mandato conferitomi dai miei concittadini”.
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