Liberati dal Tribunale del Riesame di Roma i due giovani di Cisterna arrestati venti giorni fa dai carabinieri, con l’accusa di spaccio di droga.
Simone Troiani, 20 anni, e Patrizio Pennacchia, 21 anni, entrambi di Cisterna ed entrambi volti noti alle forze dell’ordine, condotti davanti al giudice del Tribunale di Latina, Lucia Aielli, per essere processati con rito direttissimo, erano stati messi ai domiciliari e l’udienza rinviata. Il difensore degli imputati, l’avvocato Oreste Palmieri, ha fatto ricorso al Riesame, che ha annullato l’ordinanza per Troiani, facendolo tornare completamente libero, e riformata quella per Pennacchia, liberato con il solo obbligo di firma in caserma.
Troiani e Pennacchia erano finiti in manette nell’ambito dei controlli antidroga compiuti dai carabinieri a Cisterna, che avevano raccolto informazioni su un’attività di spaccio di marijuana che avrebbero portato avanti i due giovani. Visto Troiani alla guida di un furgone, in via Dante Alighieri, gli investigatori avevano iniziato a seguire il mezzo e in via Bezzecca, dove il 20enne ha un capannone in cui raccoglie ferro vecchio, avevano deciso di fermarlo.
Insieme a Troiani c’era Pennacchia e i due, condotti in caserma, erano stati perquisiti. I carabinieri avevano così trovato indosso al 21enne cinque dosi di marijuana, per un totale di circa sei grammi di sostanza stupefacente, oltre a 40 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio, e indosso al 20enne due dosi di “erba”, del peso totale di circa due grammi. Nel furgone erano poi state trovate altre 23 bustine e nel capannone, all’interno di un furgone utilizzato da Troiani come deposito di medicine e cibo per il cane, una pianta di canapa indiana, alta circa 80 centimetri e del peso di 150 grammi. Attorno a casa di Pennacchia, infine, i militari avevano recuperato un bilancino elettronico di precisione e quattro dosi di eroina, nascoste dentro una lattina di aranciata.
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