RISCHIO BRUCELLOSI PER LE BUFALE, TRE AZIENDE ORA CHIEDONO IL DISSEQUESTRO

BUFALEProsegue l’eco dell’operazione “Bufale sicure” che tra maggio e agosto portò al sequestro di 1000 capi di bestiame in tre differenti allevamenti dell’alto casertano. Strutture che producono latte utile alla realizzazione della mozzarella venduta anche nel basso Lazio.

Già l’11 settembre scorso è arrivato il dissequestro per 200 bufale. Un provvedimento che ha consentito a un unico allevatore su quattro di riprendere le normali attività. Adesso è la volta degli altri tre allevatori che tramite i propri legali chiedono il dissequestro dei propri animali, visto che sono state effettuate nuove analisi che hanno avuto esito negativo.


La questione nasceva da un presunto uso illecito/improprio del vaccino “RB51” per eludere i controlli sulla radicazione del batterio della brucella. La presenza della brucellosi aveva, inevitabilmente provocato il sequestro dei capi, ma anche una sorta di psicosi per il consumo della mozzarella.

Le novità sull’argomento, però, hanno indotto la Procura di Santa Maria Capua Vetere a chiedere ulteriori indagini medico – veterinarie sul bestiame sottoposto a sequestro per avere conferma che, anche negli altri tre allevamenti non è presente la “brucella” e poter così disporre il dissequestro.
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