Casa dell’Ospitalità Fascista a Terracina, la struttura di via dei Domenicani continua a essere pericolosa nonostante sia trascorso quasi un decennio dal primo s.o.s. lanciato dai residenti che si è ripetuto fino a oggi restando praticamente lettera morta. Il pericolo principale riguarda ancora una volta i ragazzi della zona che continuano a usare quel posto per giocare, inconsapevoli del grande rischio che corrono.
Del resto l’abbandono dell’edificio che fa parte del complesso dell’ex convento di San Domenico, ribattezzato negli anni ’30 quando veniva usato come luogo di incontro e aggregazione, prima di diventare ricovero degli sfollati negli anni della guerra, è diventato il simbolo di una zona complessivamente trascurata, con le strade dissestate, l’asfalto rattoppato, le erbacce infestanti, e ultimamente anche la totale assenza di illuminazione pubblica.
Dopo anni di appelli, per la Casa dell’Ospitalità Fascista era stata l’ombra del dissesto a spazzare via ogni idea di intervento, con la delibera che aveva annullato la gara per la messa in sicurezza della facciata.
Giorgio dopo giorno sono aumentati i buchi profondi sul pavimento, le aperture pericolose sui soffitti, i pezzi di ferro arrugginiti sparsi ovunque, l’assenza di qualsiasi rete che impedisca l’ingresso. Per questo i ragazzini che vivono nei dintorni continuano a sceglierla come luogo dove giocare.
Senza andare troppo indietro nel tempo (ricordiamo soltanto il parziale crollo nel 2005), nell’aprile del 2009 il dirigente del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune di Terracina aveva determinato di affidare a un architetto l’incarico di redigere i calcoli statici e il progetto per mettere in sicurezza l’edificio. Era seguita una delibera che stanziava 100 mila euro di fondi comunali per il recupero della facciata e qualche mese dopo era stato approvato il progetto esecutivo dando l’ok alla formulazione della gara d’appalto, espletata nella primavera 2011 e vinta da un’azienda che, però, è rimasta con un palmo di naso: mancava la copertura economica.
Per questo la giunta Procaccini aveva poi approvato la delibera che ha annullato di fatto la gara per motivi di autotutela.
La sezione locale della Federazione della Sinistra aveva chiesto spiegazioni fino all’anno scorso, soprattutto dopo aver fotografato lo stato in cui versava, e versa ancora oggi, la Casa dell’Ospitalità Fascista, ma la risposta che hanno ottenuto era stata lapidaria: non ci sono i soldi.
Ma almeno una rete che non faccia entrare più i bambini si potrebbe trovare.








