La Bussola della Trasparenza è uno strumento operativo (messo in atto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano), che aiuta la pubblica amministrazione indicando dei requisiti per costruire un sito online in linea con i principi dell’Open Government, mirato a rafforzare la trasparenza, la partecipazione e l’accountability.
La situazione per il comune di Terracina è deprimente: appena 12 gli indici rispettati su 65 totali. Nella classifica per la trasparenza dei siti online, il nostro comune naviga nelle ultime posizioni.
Il monitoraggio web, risulta essere stato eseguito il 5 ottobre 2013, ed ha sancito una realtà che già da tempo constatiamo, il sito internet istituzionale non dà ai cittadini la reale capacità di controllare le azioni compiute dagli attuali burocrati e politici locali.
Risultano essere non rispettati requisiti fondamentali per la trasparenza amministrativa:
informazioni sull’articolazione degli uffici e sugli gli incarichi amministrativi di vertice non sono neanche menzionate, non esiste nessuna informazione relativa al monitoraggio di tempi e procedimenti amministrativi. Non sono rese note le opere pubbliche, né il patrimonio immobiliare, scarse le informazioni ambientali, addirittura mancano i semplici indirizzi di posta elettronica (c’e’ una sola mail generica).
Se poi andassimo a verificare le informazioni relative al personale, sui dirigenti e sulle performance e premi produzione conseguiti, ci accorgiamo che le informazioni sono totalmente assenti.
Ricordiamo che dal 20 aprile pubblicare queste informazioni è obbligatorio per legge, vista l’entrata in vigore del decreto legislativo 33/2013.
L’unica cosa che risulta chiara sono le spese che l’amministrazione ha già sostenuto e che è intenzionata a sostenere nei prossimi anni per adempiere ai propri obblighi.
Innanzitutto, i quasi 5 mila euro già spesi per la ristrutturazione del sito web in ottemperanza alla normativa sulla trasparenza. (determinazione 304 del 28/03/2013). Soldi che a quanto pare non sono serviti a nulla viste le performance rilevate dal sito ministeriale.
Il 18 aprile, neanche un mese dopo, ecco che poi spuntare la determinazione 417 del 18/04/2013 che, tra le alte cose, prevede l’adeguamento alla normativa prevista proprio dal su citato decreto 33/2013; Con questo atto il comune assegna ad una impresa, la società Dedagroup, la gestione dei software per la trasparenza, oltre ad altri servizi informatici essenziali, senza alcuna gara pubblica, e dunque per affidamento diretto.
Il contratto prevede un esborso di un fiume di denaro, e nello specifico 33 mila euro nel 2013 e quasi 80 mila per il 2014 ed altrettanti per il 2015. Non entriamo nel merito dell’adeguatezza delle cifre da sborsare alla ditta, visto che risulterebbe abbastanza complicato farlo senza che ci sia stata una gara pubblica, ma ribadiamo che nonostante la spesa, il nostro comune risulta essere ancora oggi tra quelli meno trasparenti.
Altro tema legato alla trasparenza è quello della digitalizzazione dei documenti. Recentemente abbiamo letto della strana sparizione di documenti cartacei importanti, come il corposo fascicolo riguardante la gara di appalto degli arenili comunali, salvato (come apprendiamo dalla stampa locale), da una scannerizzazzione su un pc.
Ma attenzione digitalizzazione non significa semplicemente fare la scansione di un documento cartaceo al fine di ottenere un file pdf che di per se non ha alcun valore giuridico. Digitalizzare significa costruire una Pubblica Amministrazione con protocollo informatizzato, una posta certificata realmente funzionante, documenti informatici sottoscritti con firma digitale ed archiviati nel rispetto della norme sulla conservazione sostitutiva e con trasparenza dell’iter burocratico verso l’esterno.
Saranno state rispettate le regole in questa storia? Per ora non è dato sapere.
Ci auguriamo che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità e si impegni concretamente verso una reale trasparenza amministrativa, per ritrovare così… la Bussola….
Riccardo Mazzucco, Fabrizio Ferraiuolo, Stefano D’Onofrio, Giovanni Cimaroli (attivisti meetup Terracina)