Succede, a qualcuno più spesso che ad altri, che vengano attivate promozioni sul proprio numero telefonico senza che queste siano state richieste. E che successivamente si finisca in Tribunale pur di far vedere riconosciuto l’errore. E’ quanto a esempio accade a un pensionato di Spigno Saturnia, G.N., che il 21 ottobre del 2010 si vede arrivare a casa un plico da parte della Telecom Italia S.p.a. con il quale gli si da il benvenuto e l’attivazione della linea Internet Senza Limiti.
Inutile il fax e la telefonata al 187, il pensionato si rivolge a un avvocato difensore, Antonello Novelli, che dapprima metteva in mora il gestore, poi conviene in giudizio la società che solo a questo punto riconosce lo sbaglio definendolo “una errata attribuzione” e, dopo la notifica di un atto di precetto, dispone la liquidazione di circa 500 euro come risarcimento danni. Oltre altri 500 euro, in conciliazione davanti al Corecom Lazio, perché preannunciava, arbitrariamente, la imminente risoluzione del contratto per presunte morosità riguardanti le fatture oggetto di contestazione.
Altro caso,analogo ma più complesso, quello di una agenzia di assicurazioni che riceveva una lettera da un altro gestore: “Gentile Cliente, siamo lieti di informarti che il servizio di ADSL che hai richiesto è attivo”. Uguale la meriviglia del titolare dell’agenzia, difeso dall’avvocato Novelli, che anche in questo caso non aveva richiesto alcuna attivazione con consegunte denuncia al Commissariato di Formia e apertura di un procedimento al Tribunale di Gaeta per dichiarare nullo e/o inefficace il presunto contratto e il risarcimento di tutti i danni.
Disconosciute, ex art. 214c.p.c., tutte le firme rinvenute sul modulo di attivazione in quanto apocrife. La controparte non chiesto la verificazione, ai sensi dell’art. 216 c.p.c..e di fatto per più di un anno non si è potuto far uso della linea adsl e della connessione ad internet.
Nel corso dell’istruttoria è stata depositata ampia prova documentale circa il disagio e i danni ma la compagnia dal canto suo insiste per la piena legittimità del suo operato cosicchè, complice la recente chiusura della sede distaccata del Tribunale, si allungano i tempi perchè al titolare dell’agenzia assicurativa venga riconosciuto il proprio diritto.