GAETA, L’AMMINISTRAZIONE PROMETTE NUOVE ASSUNZIONI PER LA DIFFERENZIATA. I PRECARI EGOCAR SPERANO

    L’amministrazione comunale di Gaeta si è impegnata a integrare anche i sette precari del settore ambientale rimasti senza lavoro dopo la mancata proroga dei contratti stagionali alla ditta attualmente in servizio, la Ipi-Egocar, che dovrebbero trasformarsi poi, per chi ne ha beneficiato, in tempo indeterminato. Ciò sarà possibile grazie ad un imminente allargamento della raccolta differenziata attualmente in fase di sperimentazione a Corso Italia.

    "Un mezzo Egocar all'opera"
    “Un mezzo Egocar all’opera”

    I sette, anzi i sei più uno, quest’ultimo rimasto fuori già da giugno dopo diversi anni di precariato al momento del passaggio da De Vizia a Egocar, hanno nei giorni scorsi inscenato una protesta quando, a differenza di altri 6 colleghi, al loro pari precari da tempo, altri da molto meno, non hanno ricevuto il rinnovo del contratto stagionale in attesa di confluire nelle stabilizzazioni nelle more del fatidico inizio dell’era della differenziata in città.


    Un progetto che per forza di cose richiederà cioè maggior personale. Per questo motivo la paura di aver di fatto perso il posto di lavoro a beneficio di persone magari esterne cresceva di giorno in giorno. Anche perchè un analogo fenomeno di assunzioni dall’esterno della comunità di appartenenza all’amministrazione comunale, Gaeta in questo caso, si erano già verificate nei mesi scorsi all’atto del passaggio alla Ipi-Egocar. E poi restava da capire quale sia stato il criterio di scelta per il quale in 6 sono stati ricontrattualizzati e altri sei sono rimasti fuori.

    La consapevolezza di non avere agganci o la conoscenza che conta ha fatto realizzare ai sei rimasti fuori che il dado ormai è tratto. Fino alle rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi, e in particolare ieri, da parte dell’assessore all’ambiente Alessandro Vona, almeno stando alle parole degli stessi operai attualmente disoccupati. Tutti, nel giro di qualche settimana, saranno reintegrati con un nuovo contratto stagionale per poi, al pari degli altri, andare a comporre la squadra che si occuperà di gestire l’atteso servizio di raccolta differenziata porta a porta in città. Anche se proprio ieri mattina la situazione, per alcuni momenti, ha rischiato di precipitare. Questo esattamente quando è emerso che si stava assumendo una persona, rimasta senza lavoro dopo il crack Medfish, che nell’ambiente lavorativo della raccolta dei rifiuti, al quale appartengono da molto tempo questi precari, alcuni da sedici anni e ora senza lavoro, non è mai stata occupata.

    L’incubo delle assunzioni dall’esterno si stava verificando. Questi, infatti, si trovava negli uffici comunali per presentare la documentazione per l’assunzione. Apriti cielo. Immediatamente alcuni degli operai esclusi hanno contattato, tramite anche il rappresentante sindacale della Cisl Massimo Feudi, l’assessore Vona il quale, sceso in strada, li ha rassicurati sul fatto che quella era un’assunzione part-time e a tempo determinato per il ruolo di coordinatore del progetto di sperimentazione della raccolta differenziata al fine di meglio gestire il potenziamento della raccolta stessa. Ciò che non ha convinto è stata comunque la decisione di chiedere ad un esterno che col mondo della raccolta dei rifiuti non ha mai avuto niente a che fare. Tuttavia tutto è rientrato quando ancora Vona, che si è detto persino disponibile a metterlo per iscritto, ha ribadito la volontà di riprendere tutti a lavorare salvo poi fargli sottoscrivere nell’imminente futuro un contratto a tempo indeterminato.