
Ma cosa sta succedendo al Multisala del mare? La domanda, ai più attenti dei numerosi avventori che affollano con una certa frequenza le sale di proiezione della enorme struttura di via Olivastro Spaventola a Formia, è sorta spontanea negli ultimi mesi.
E in effetti qualcosa sta accadendo. Ma andiamo per ordine. Va detto che la proprietà del multisala è della società “Cinemaotto srl” dell’imprenditore ciociaro Vincenzo Mandova che dieci anni fa, nel 2003, inaugura finalmente un nuovo cinema a Formia dopo anni dalla chiusura del Cinema Miramare di via Sarinola dove oggi è sorto il teatro Remigio Paone. Da allora, dopo un primo periodo di difficoltà, il multisala del mare è pian piano diventato un vero e proprio punto di riferimento del tessuto economico e culturale del comprensorio. Un polo di attrazione per gli appassionati provenienti ben oltre i confini del sudpontino. Fino a 2mila presenza nelle serate migliori, quelle con i film di maggior richiamo. Tra i 150 e i 200 i biglietti staccati nelle serate ‘normali’. Insomma un business che apparentemente versa in un buono stato di salute, specie se si considera la delicata congiuntura economica.
Eppure a far emergere dubbi proprio sullo stato di salute del Multisala è stata la vicenda, che risale ormai a qualche mese fa, legata alla sospensione del servizio di fornitura dell’energia elettrica, quantomeno paradossale per un cinema, arrivata a causa di bollette non saldate per diverse decine di migliaia di euro. Altro servizio di fornitura sospeso è stato quello dell’acqua potabile gestito da Acqualatina e bloccato per lo stesso motivo alla Cinemaotto e, in luogo del quale, oggi il multisala adopera l’acqua di raccolta dei pozzi per il proprio fabbisogno. Su tale aspetto andrebbe inoltre verificata la potabilità dell’acqua erogata dalle toilette nelle quali, tuttavia, non è segnalato nulla.
Ma a sgomberare il campo dai dubbi circa la solidità economica della principale attività commerciale nel campo culturale del territorio è la situazione relativa alle spettanze non liquidate all’organico dipendente composto da 14 elementi. Diverse le mensilità di arretrati non ancora corrisposti e a tutt’oggi gli stipendi non vengono saldati come da contratto, ma alla spicciolata, e comunque con importi inferiori al dovuto. Va tuttavia segnalato che gli stessi dipendenti non hanno ancora sinora messo in atto alcuna protesta relativamente ai propri stipendi arretrati.
Facendo un passo indietro, alle toilette, inoltre, queste forniscono altri elementi utili a ricostruire il momento economico critico del sodalizio imprenditoriale che gestisce il cinema di Formia. Tutti i bagni infatti sono privi di carta igienica e di sapone. Così come emblematica è l’analisi infrastrutturale delle otto sale. La numero uno e la numero otto sono chiuse da alcuni mesi, nelle restanti sei ci sono infiltrazioni di acqua piovana, poltroncine rotte e, inoltre, sono fuori uso gli impianti di climatizzazione per riscaldare o refrigerare gli ambienti.

Insomma ci sono ingenti debiti verso dipendenti e società di servizi, mancanza di soldi da investire per la struttura, eppure, come detto, le presenze non fanno certo pensare a tali difficoltà. La fame di cinema e la passione per i film sono una peculiarità del territorio e infatti ai più attenti non è sfuggito, come detto in precedenza, che alcuni dei grandi film in uscita, non sono arrivati al multisala del mare. Uno su tutti l’attesissimo “Rush”, la cui assenza nella programmazione è stata polemicamente dibattuta negli ambienti dei più accaniti cinefili. Così come i film della recente rassegna veneziana, a parte il vincitore “Sacro Gra”, in programmazione, quest’anno assenti, come mai accaduto negli ultimi.
Un aspetto sul quale vanno capiti i rapporti con le case di produzione alla luce delle difficoltà economiche. Infine è previsto a breve un investimento di circa 200mila euro, improcrastinabile, e imposto dalla nuova normativa che diventa vigente dal prossimo primo gennaio che vuole la digitalizzazione di tutte le pellicole in proiezione. Un adeguamento tecnico necessario ma che potrebbe complicare ancor di più la delicata situazione finanziaria del Multisala del mare. Tutto ciò avviene paradossalmente nonostante allo stesso imprenditore siano riconducibili altre proprietà, tra le quali gli uffici dell’Agenzia delle entrate adiacenti proprio al cinema, ed attività imprenditoriali nel campo dell’edilizia.
Generatore non solo di energia…ma di guai
I sospetti che qualcosa non andasse, come detto, sono iniziati quando dopo un esposto di un residente che abita a pochi passi dal parcheggio antistante il multisala di via Olivastro Spaventola, la Procura di Latina ha avviato le indagini per accertare cosa stesse accadendo nella cabina elettrica del cinema formiano.
Lo scrivente arriva all’esposto, affidato all’avvocato Francesco Ferraro di Formia, a seguito dei rumori molesti provocati dal funzionamento del generatore nel frattempo installato all’interno della cabina elettrica dopo la sospensione della fornitura dell’energia elettrica per bollette non pagate. Una situazione di inquinamento acustico ed ambientale contestata con forza anche in ragione della presenza di una donna affetta da sclerosi multipla nel nucleo familiare del firmatario dell’esposto. Da qui le indagini. A seguito delle quali vengono inviati dei funzionari dell’agenzia regionale di protezione ambientale del Lazio per effettuare i necessari rilievi finalizzati a calcolare la produzione sonora dei motori del generatore.
Il rilievo non ha fatto emergere particolari irregolarità, se non un leggero sforamento della soglia di produzione del rumore, tuttavia non rilevante. A questo controllo delle competenti autorità ambientali, ne andava effettuato però un altro, su richiesta del denunciatario, quello cioè relativo al presunto inquinamento ambientale prodotto non solo dalle emissioni che fuoriescono dal tubo di sfogo posizionato sul casolare che custodisce il generatore nel parcheggio del cinema, ma anche dal trasferimento di propellente per il funzionamento del generatore di energia che avviene con una frequenza di una volta ogni due giorni, ulteriore motivo di preoccupazione anche per gli altri residenti della zona. Da qui la richiesta di intervento dell’Asl per monitorare le operazioni e il rispetto delle procedure di trasferimento del petrolio.
Ad oggi l’asl non ha ancora effettuato il sopralluogo. Anche per questo motivo è stato richiesto l’intervento della Guardia di Finanza che in effetti è andata circa un mese fa al Multisala. Le indagini, come detto, sono ancora in corso.
***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, Cinema Multisala del Mare denunciato per inquinamento acustico e ambientale – 6 marzo -)