
Lsu, il Comune di Santi Cosma e Damiano fa marcia indietro. Nei giorni scorsi la Giunta del sindaco Vincenzo Di Siena ha riassunto nuovamente i sei lavoratori utili, revocando di fatto la sospensione in via cautelativa avvenuta lo scorso agosto per mancanza di fondi dalla Regione Lazio. No che nelle casse comunali siano finalmente piovuti i tanto attesi soldi, anzi. Sotto il profilo economico, la situazione continua a essere critica.
Il motivo, in realtà, è legato alla clamorosa vicenda giudiziaria che ha visto lo scorso settembre 35 ex Lsu ottenere dal Giudice del Lavoro il reintegro presso il Comune di Minturno oltre al risarcimento danni, dopo che la stessa amministrazione Graziano aveva stralciato il loro contratto a causa delle gravi inadempienze della Pisana.
“Considerato altresì – è riportato nella delibera di Giunta – che analoga situazione si è presentata presso il limitrofo Comune di Minturno dove è stato instaurato un giudizio avanti al Giudice del Lavoro il quale, con ordinanza del 17 settembre 2013 ha ordinato al Comune l’adibizione dei ricorrenti alle mansioni contrattualmente previste, alla corresponsione delle retribuzioni dovute a far data dalla cessazione con condanna alle spese di giudizio”.

Il timore di Di Siena è che la vicenda minturnese possa costituire un precedente per altre sentenze. In tal caso il Comune di San Cosma, tra un’eventuale condanna, risarcimenti e spese di lite, andrebbe a rimetterci più soldi di quanti risparmiati con la sospensione dei sei lavoratori.
Tutta una questione di soldi, insomma. Gli stessi che ora l’amministrazione Di Siena tenterà di riprendersi dalla Regione Lazio. Nella delibera è infatti riportato che: “Il Comune ha conferito mandato all’avvocato Luigi Rossi al fine di procedere agli atti ingiuntivi per il recupero delle somme presso la Regione in forza della convenzione scritta e tuttora in vigore”.
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***ARTICOLO CORRELATO*** (Minturno, il giudice del lavoro reintegra i 35 ex Lsu – 17 settembre 2013-)