CISTERNA, CAMPOLI: “NO ALLA PISTA CICLABILE SUL CORSO, L’AMMINISTRAZIONE NON SI CURA DEL COMMERCIO”

Renato Campoli, esponente di "Cisterna Democratica"
Renato Campoli, esponente di “Cisterna Democratica”

Renato Campoli, leader di “Cisterna democratica”, torna all’attacco dell’amministrazione comunale, stavolta sul campo di battaglia del Commercio:

“In questi ultimi giorni si susseguono le riunioni tra i commercianti in sede fissa – scrive in una nota l’ex candidato sindaco – ultima in ordine di tempo è quella che si è tenuta lunedì sera per affrontare la delicata questione della crisi del commercio.


Da tempo, noi di Cisterna Democratica, abbiamo sollevato il problema scrivendo vari articoli sulla questione nei quali abbiamo chiesto all’amministrazione di restituire vita alla città e ossigeno al commercio riportando nel cuoredi Cisterna le due fiere storiche dell’Ascensione e della Ricalata che, da sempre, hanno costituito non solo un momento di aggregazione per la collettività ma anche di grande dinamicità commerciale.

Hanno opposto scusanti non condivisibili per sostenere la necessità di mantenere lo svolgimento delle fiere nell’area ex Nalco, dimenticando che ad agosto, durante le feste per ‘l’estate cisternese’ il centro della città viene chiuso, blindato per la presenza delle bancarelle che permangono fisse per più giorni sulle strade principali rendendo difficoltosi sia gli spostamenti che il rientro nelle proprie abitazioni a coloro che abitano in centro.

Lo spostamento delle due fiere sarebbe stato il primo passo dell’Amministrazione per dimostrare, realmente e fattivamente, la volontà di impegnarsi e di stare accanto ai commercianti.

Ma gli amministratori ed il Sindaco non hanno affatto recepito il messaggio – dice Campoli – anzi, l’assessore al commercio Adolfo Marini, in un articolo di qualche giorno fa, ha dichiarato che tali richieste erano state avanzate per scopi esclusivamente elettorali. Se questo fosse davvero il loro pensiero allora dovremmo concludere che i nostri amministratori non hanno intenzione o, non sono in grado, di adoperarsi per trovare una via d’uscita a questa crisi.

Come si può tacciare di egoismo chi è amareggiato per la sorte di una della propria città? Come fa il Sindaco, e con lui la sua amministrazione, ad essere cieco e sordo davanti alle grida di aiuto e di dolore di una città che si sta piegando in ginocchio e a cui nessuno tende una mano?

Il 28.09.2013 sul sito del Comune viene pubblicato un articolo sulla “Rivitalizazione del Centro Urbano” mediante l’utilizzo dei fondi del PLUS. Nello stesso articolo, essendo ancora poche le richieste, i commercianti venivano invitati a presentare le domande per usufruire del fondo. Leggendo quell’articolo abbiamo pensato che finalmente qualcosa si stava muovendo nella giusta direzione

Ma le sorprese non erano finite. Infatti nell’incontro del 30.9.2013, l’oggetto della riunione è stato la costruzione di una pista ciclabile che dovrebbe passare per il centro di Cisterna, su Corso della Repubblica. Ed ecco di nuovo lo sconforto.

Come si può pensare di far passare una pista ciclabile nel cuore di una città con conseguente restrizione della strada, l’Appia, e diminuzione dei parcheggi? Come si può pensare di restituire linfa vitale ad una città senza prima creare le infrastrutture ed, innanzitutto, i parcheggi? Può essere che questa pista ciclabile non possa essere realizzata altrove? Se si soffermassero a pensare e ad ascoltare i cittadini si accorgerebbero che la pista ciclabile potrebbe essere allocata altrove, ad esempio sulla strada nuova di collegamento che dalla rotonda sull’Appia arriva fino al quartiere di  San Valentino; da qui continuare fino a Via Tivera e al Filetto Sbardella per poi proseguire fino a Ninfa.

Per aggiungere al danno la beffa – continua Campoli nel suo comunicato infuocato – non ci dimentichiamo che la strada nuova di collegamento tra i due centri urbani, Cisterna e San Valentino, in origine era stata progettata a quattro corsie con spartitraffico centrale e doveva servire anche ad ospitare il mercato settimanale. Le ragioni che hanno portato ad una modifica del progetto con conseguente costruzione della strada così come è ora, sono ignote.

I commercianti, a ragione, sono in disaccordo con l’Amministrazione perché mai come in questo momento storico il progetto da loro proposto è inopportuno e dannoso.

Non ci resta che lanciare un ennesimo grido di allarme al Sindaco ed alla sua compagine – conclude l’esponente di Cisterna democratica – sperando che stavolta ascoltino. Se ritardano ancora non ci sarà più nulla da salvare”.