“Se ne vada a casa. Quando ci perverranno le conclusioni della risonanza per la colangiografia, la richiameremo. Senza di quelle non possiamo né emettere una diagnosi precisa, né continuare a curarla.
Purtroppo abbiamo cercato di sollecitare telefonicamente l’invio del relativo referto, ma al telefono non ci risponde né il personale medico, né quello paramedico del reparto di Radiologia al ‘Santa Maria Goretti’ a Latina”.
Con queste precise parole una paziente di Fondi ha voluto denunciare un caso di autentica malasanità che l’ha vista protagonista in negativo. Alcuni giorni prima si era ricoverata presso l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi dopo che aveva accusato forti e prolungati dolori al fegato. La donna confessa di aver ricevuto, presso l’ospedale di via San Magno, un’adeguata attenzione da parte dell’equipe del reparto la quale, per poter definire le cause del suo malore, si è vista costretta a farla sottoporre alla risonanza per colangiografia che
può essere effettuata solo presso l’ospedale del capoluogo, dove la donna è stata accompagnata in ambulanza, ancora degente del nosocomio fondano.
I risultati sarebbero dovuti giungere entro sette giorni, come da prassi, ma, dopo ben tredici giorni di inutile attesa, i responsabili del reparto di Fondi si sono visti costretti a dimetterla, non potendo, nelle more, ipotizzare l’opportuna terapia.
