PRIVERNO, L’ASSESSORE BILANCIA INTERVIENE SUI LAVORATORI DELL’EX CAVA DI ACCORNERO

comune di priverno 1Dallo scorso gennaio, lo stabilimento per la lavorazione delle sabbie silicee sito nel comune di Roccasecca al confine con Priverno, di proprietà Accornero, è chiuso, senza nessuna possibilità che venga riaperto e 17 dei 19 lavoratori che vi erano occupati, sono da allora disoccupati. Hanno già esaurito la CIG ordinaria e dal 1° agosto la regione Lazio ha autorizzato un ulteriore anno di  Cassa Integrazione straordinaria. Sembrerebbe che la forte crisi economico-finanziaria che investe il nostro paese ormai da qualche anno, abbia causato la dismissione di questo impianto che da decenni lavora le preziose sabbie estratte nei diversi siti  minerari  che si estendono nella zona di Colle Lubro e della Conchetella.

“Da subito, appena insediata la nostra amministrazione, abbiamo aperto un dialogo costante con questi lavoratori. Da assessore alle cave e al lavoro, insieme al Sindaco,  ho immediatamente provveduto a verificare tutte le strade percorribili per giungere a soluzioni che tutelino quanto più possibile  i diritti dei lavoratori  e aprano uno spiraglio verso una loro rioccupazione”.


Dopo alcuni incontri, qualche giorno fa,  il nostro Comune, in collaborazione con quello di Roccasecca dei Volsci, ha convocato un tavolo istituzionale sulla questione. Oltre ai rispettivi sindaci, Angelo Delogu e Barbara Petroni, e al vice sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, nella sua veste di assessore al lavoro e alle cave,  hanno partecipato all’assise  la RSU dei lavoratori,  i rappresentanti sindacali  di categoria,  Massimo Accornero, proprietario dello stabilimento, e Fabio Gentili, Responsabile del sito industriale Sibelco di Fossanova, invitato all’incontro per il ruolo che proprio Sibelco potrebbe interpretare in questa vicenda. Una vicenda che mette a rischio la stabilità economica e sociale di tante famiglie e che, quindi, ha bisogno del massimo impegno da parte di tutti per essere risolta.

Sul nostro territorio sono attive da decenni numerose cave e miniere che negli anni hanno offerto delle opportunità di lavoro, non senza qualche svantaggio per l’ambiente e per la qualità di vita di chi abita vicino i siti estrattivi. Oggi, anche questo settore è in crisi; sono calate le commesse e di conseguenza la produzione. È quello che è accaduto ad Accornero e in parte anche a Sibelco che, però riesce ancora a mantenere una produzione tale da non mettere a rischio il lavoro dei suoi dipendenti.

Come amministratori, che si stanno facendo carico della vicenda da mesi, abbiamo chiesto ad Accornero  lo sforzo di anticipare ai lavoratori parte del loro TFR in modo da assicurargli una pur minima disponibilità economica in attesa dei tempi lunghi della CIG straordinaria; gli abbiamo anche chiesto di impegnarsi a che altre imprese che lavorano nel settore, in particolare quelle che  realizzano l’attività estrattiva per Accornero, possano prendere in carico nel proprio organico qualcuno di questi lavoratori. Richiesta girata con forza al Responsabile  di Sibelco che si è impegnato, quando avrà bisogno di nuovi addetti, ad assumerli da quelli di Accornero, così come ha già fatto per due di loro.  Vedremo nei prossimi giorni quali soluzioni riusciremo a trovare  per dare un po’ di sicurezza economica e un po’ di speranza nel futuro a questi lavoratori.  Noi continueremo a lottare per loro  e lo faremo mantenendo il rapporto costante con tutti i  soggetti coinvolti. La nostra è una politica di sostegno alle imprese, anche quando si tratti di cave e miniere, ma pretendiamo che  esse  operino nel rispetto delle norme e nel rispetto dei diritti dei lavoratori; se esse garantiranno lavoro, noi saremo disponibili, nel rispetto rigoroso delle norme, ad aprire loro nuove opportunità e nuove forme di collaborazione.

Anna Maria Bilancia

Assessore al Lavoro e Cave