FORMIA, BIVACCHI ALLA DARSENA LA QUERCIA. IDENTIFICATI 15 CITTADINI ROMENI

*Le forze di polizia al termine del blitz*
*Le forze di polizia al termine del blitz*

A mezzogiorno la maggior parte di loro era già fuori dal Commissariato. Chi con il proprio cane, chi con lo zaino sulle spalle, in fila indiana hanno abbandonato in fretta e furia gli uffici di via Olivastro Spaventola per poi scomparire tra l’indifferenza generale. Quindici cittadini stranieri, di nazionalità romena, sono stati fermati e identificati ieri mattina, nel corso di un’operazione congiunta di Polizia, Carabinieri e Guardia Costiera di Formia.

Il blitz, nato dall’esigenza di contrastare il crescente fenomeno di clochard in città, ha portato alla rimozione di piccoli bivacchi allestiti alla buona nella darsena La Quercia, nell’ex discoteca Marina di Castellone e alle spalle dell’area portuale, nei pressi delle pescherie. Le aree, trasformate in cloache a cielo aperto, sono state bonificate e ripulite dal personale del Comune. Al loro arrivo, gli agenti si sono scontrati con una situazione di degrado a dir poco assurda: bottiglie, rifiuti, deiezioni umane. La comunità nomade viveva in condizioni igienico sanitarie da terzo mondo.


Durante gli accertamenti, due di loro sono stati anche denunciati perché inottemperanti ad un precedente foglio di via emesso in quanto pregiudicati per reati contro il patrimonio. Tuttavia gli altri non avevano motivo di essere trattenuti: essendo cittadini comunitari, possono circolare liberamente sul territorio nazionale. Formia dovrà dunque imparare a convivere con la loro presenza.

*Sandro Bartolomeo*
*Sandro Bartolomeo*

Ne sono ormai certi gli agenti di Polizia e ancor di più il sindaco Sandro Bartolomeo che in un comunicato ufficiale diramato poche ore dopo l’operazione ha così commentato: “Lo sgombero risponde alla legittima domanda di sicurezza avanzata dai cittadini. Simili situazioni di degrado non possono essere tollerate. Vigileremo per mantenere lo stato di ordine e decoro pubblico, senza mai dimenticare la dignità delle persone. Nelle scorse settimane, i Servizi Sociali e l’assessore Talamas hanno provveduto a censire le presenze, individuando identità, bisogni e criticità di ognuno.

Ma il problema non può essere affrontato solo dal punto di vista sociale perché coinvolge altri ambiti che sono percepiti come prioritari dalla città. Valuteremo le prossime iniziative per mantenere lo stato di ordine, sicurezza e igiene dei luoghi, avendo però ben presente che si tratta di comunitari e che quindi non possono essere soggetti a provvedimenti di allontanamento se non quando riconosciuti colpevoli di un reato.

Il fenomeno – ha spiegato il primo cittadino – potrebbe quindi ripresentarsi. Abbiamo una sola strada: fronteggiarlo quando si presenza. Purtroppo, non è possibile agire in via definitiva”.