Tempo di spending review anche per il Comune di Priverno. E, come accade nelle migliori famiglie quando c’è da stringere la cinghia, ci si siede a tavolino e si sceglie cosa è più utile fare e cosa può essere rimandato.
“È proprio in questo delicato momento – afferma il consigliere di maggioranza Martina D’Atino – che emergono le differenze nel modo di intendere e fare Politica tra i diversi schieramenti. Noi abbiamo deciso di scommettere sulla formazione in materia di politiche giovanili. Al fine di aprire nuovi e diversi scenari, vogliamo investire sulla preparazione tecnica, aprendo una porta sull’Europa”.
Nei giorni 21 e 22 settembre si terrà a Priverno un corso tecnico-intensivo di euro progettazione, il cui scopo è formare professionisti nel campo della redazione di progetti di ambito europeo e comunitario. Il corso viene svolto in piena aderenza con il programma “Gioventù in Azione” istituito dal Parlamento europeo e dal Consiglio. L’obiettivo generale di tale programma è quello di “promuovere la cittadinanza attiva dei giovani” per dare loro la possibilità di partecipare allo sviluppo della società comunitaria e del sentimento di appartenenza all’UE, per incoraggiare la loro partecipazione alla vita democratica in Europa, per rafforzare la loro mobilità in Europa, per incoraggiare lo spirito d’iniziativa, d’imprenditorialità e di creatività, per garantire la partecipazione al programma dei giovani svantaggiati, compresi i giovani disabili, per assicurare e promuovere il principio di pari opportunità tra uomini e donne nella selezione dei partecipanti al programma.
La partecipazione al corso è aperta a tutti i giovani e rappresentanti delle associazioni giovanili del comprensorio e consentirà loro di scoprire i processi democratici attraverso l’analisi critica di argomenti politici e sociali e sperimentando comportamenti che possono influire sulla loro realtà sociale.
“La due giorni di lezioni – continua il consigliere Martina D’Atino – si terrà presso il Centro ZAG, cuore delle politiche giovanili del nostro comprensorio. Credo che sia arrivato il momento di lasciarci alle spalle la triste parentesi dei gemellaggi voluti dalla precedente amministrazione, ribaltando completamente il modello di integrazione europea che era stato proposto. È arrivato il momento di attivare una serie di scambi di natura sia culturale, sia sociale, sia economica che garantiscano dei ‘rientri’ fattivi per gli abitanti del nostro comprensorio. Mi riferisco a scambi che sappiano creare nuove opportunità lavorative al di fuori dei nostri confini nazionali, all’attivazione di un circuito turistico serio e sostenibile e un accrescimento culturale e personale di tutte le persone che vi prenderanno parte. Anche se la strada scelta non è delle più semplici, dobbiamo continuare a perseguire i nostri obiettivi di tenere a casa i cervelli in fuga insieme ai finanziamenti europei che per incapacità e negligenza troppo spesso vengono restituiti all’Unione Europea. I giovani sono il petrolio della nostra società ed è giusto che si investa con convinzione sulle loro capacità e sul loro futuro”.