GAETA, SOLIDARIETA’ AGLI AVVOCATI DA CONSORMARE DEL GOLFO

tribunale-gaetaLa chiusura del Tribunale di Gaeta rappresenta un altro duro colpo inferto alla già flebile economia del nostro territorio, un ulteriore gap per le nostre imprese ed un ulteriore impoverimento generale del tessuto economico, sociale ed infrastrutturale.

Intravedo una vaga analogia con il decreto, cosiddetto, SALVAITALIA che ha introdotto, tra l’altro, la tassa di possesso sulle imbarcazioni, varato dal governo tecnico per far cassa e con il quale, a fronte di oltre 200 milioni di euro previsti, ne sono stati incassati meno di 20 generando però danni incommensurabili a tutto il comparto nautico; oggi nel nome della spending review si continuano a perpetrare errori dei quali solo noi pagheremo le conseguenze, trovandosi le nostre imprese ad affrontare le dirette competitor con ulteriori andicap.


Per questo intervengo a difesa  e in sostegno della protesta degli Avvocati del sud Pontino contro la chiusura del Tribunale di Gaeta. In particolare  ritengo che la chiusura del presidio di legalità comporterà un’ulteriore allontanamento degli investimenti e dell’imprenditoria “sana” dal territorio, in quanto la presenza di un tribunale nel territorio rappresenta la garanzia di un corretto e legale sviluppo economico dello stesso.

Il venir meno della sede giudiziaria di Gaeta rischia di far diventare il nostro territorio preda del malaffare e di imprese non propriamente “legali”, a causa dell’assenza di un chiaro e prossimo presidio di giustizia a tutela dell’impresa e dell’iniziativa privata.

Per questo mi sono recato in tribunale per dare sostegno e solidarietà all’occupazione posta in essere dagli avvocati del sud Pontino, a nome di tutti i consorziati che mi pregio di rappresentare.

Auspico un vero e concreto interessamento dell’intera classe politica e dell’intera collettività al fine di mantenere in attività il presidio di legalità sul nostro territorio.

Ferdinando D’Urgolo presidente di Consormare del Golfo