ACQUA PUBBLICA, IL CENTROSINISTRA DICHIARA BATTAGLIA IN CONSIGLIO COMUNALE

acqua-rubinetto“Il libro dei sogni”: questo il titolo dato al programma elettorale del centrosinistra alle scorse elezioni comunali a cui si sta cercando di dare attuazione in consiglio comunale anche dai banchi dell’opposizione. Il Consiglio Comunale di domani ad Aprilia rappresenta la prossima tappa di quel percorso e riguarderà il tema più importante, ovvero il ritorno ad una gestione pubblica del bene acqua.

In occasione del Consiglio Comunale si discuterà della proposta avanzata dal Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione delle Sinistre e Lista Primavera Apriliana di aderire all’iniziativa avanzata dal Comitato di Difesa dell’Acqua Pubblica di ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico nella Regione Lazio.


“L’adesione del Comune di Aprilia è un fondamentale atto politico in vista della consultazione referendaria a livello regionale sull’entrata in vigore della legge d’iniziativa popolare che segnerà una svolta epocale nella gestione del servizio idrico”, spiegano i consiglieri Carmen Porcelli, Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti.

Altro punto all’ordine del giorno introdotto su richiesta delle forze del centrosinistra e riguardante la questione dell’acqua, quello relativo alla delicata questione del servizio idrico in località Campoleone. La proposta del centrosinistra, già agli atti dell’amministrazione comunale, verte sull’illegittimità della consegna degli impianti idrici da parte del Comune di Aprilia alla società Acqualatina avvenuta nel marzo 2009, nonostante il chiaro pronunciamento da parte del Consiglio Comunale nel 2006 in tema di non accettazione della convenzione con la società Acqualatina. Il Centrosinistra chiederà la “revoca in via di autotutela di quell’atto e riappropriazione degli impianti da parte del Comune di Aprilia per avviare una gestione pubblica”.

Altra questione affrontata, quella relativa alle bollette inviate agli abitanti di Campoleone di Aprilia da Acqualatina “in violazione delle norme stabilite dal Codice del consumatore del 2005”, spiega il centrosinistra, che propone di “impugnare la condotta del gestore di fronte alle competenti autorità amministrative (Antitrust) e giudiziarie per ottenere la condanne di tale comportamento e l’annullamento delle relative bollette”.

“Oggi dicono i tre consiglieri – il centrosinistra affronta con una chiara visione politica le problematiche della nostra città in particolar modo quelle relative al bene comune acqua, passando dalle promesse ai fatti e proponendosi come attendibile forza di governo”.