La bretella autostradale a pedaggio Cisterna – Valmontone è ormai legge. Venerdi scorso presso la sala parrocchiale “Beato Giovanni Paolo II” di Campoverde si è tenuta una assemblea pubblica su “Bretella Cisterna –Valmontone: possibile una alternativa?”. Relatori principali per il Comitato “No Bretella Cisterna –Valmontone” Corrado Bisini, per il Comitato “No corridoio tirrenico” Gualtiero Alunni. Presenti anche i parlamentari 5 Stelle di Latina.
”E’ nostra opinione -hanno riferito i due relatori – che esistano alternative valide alla realizzazione di un’autostrada e una bretella, che possono devastare un territorio agricolo e delle vallate, già compromesse negli anni da mille storture politico amministrativo lobbistico del malaffare”. Le alternative? “Messa in sicurezza dell’attuale Pontina, con varianti dove non è possibile l’allargamento, metro leggera di supporto per ridurre il flusso”; mentre per la bretella Cisterna Valmontone, meglio pensare ad una provinciale panoramica che valorizzi il territorio”.
Le due opere costeranno, in preventivo, 2,7 miliardi di euro di cui il 40 % a carico dei cittadini. Chi utilizzerà il corridoio tra Latina e Roma giornalmente pagherà 145,64 euro al mese. “Ma vi rendete conto – ha detto Gualtiero Alunni – di cosa significa una bretella larga 60 metri (45 metri più le due fasce di rispetto) lunga 31,5 Km? Aggiungete 100m di rispetto ai due lati e avrete devastato qualsiasi iniziativa di agricoltura biologica e non in un’area che fonda la propria economia proprio sull’agricoltura. Per non parlare delle aziende e dei posti di lavoro persi”.
Atteso anche l’intervento dell’amministrazione comunale di Aprilia per voce del vice sindaco Franco Gabriele: “Ssiamo d’accordo che la priorità sia la messa in sicurezza della 148 e non la realizzazione della nuova autostrada ma riteniamo strategica per il rilancio della nostra economia la realizzazione della Bretella Cisterna Valmontone”. I Comitati promettono battaglia, perché le soluzioni proposte sono “inutili e dannose”, mentre ci sono alternative “realizzabili in tempi più celeri, meno invasive e meno costose”.