SPERLONGA, IL SINDACO: LE DIMISSIONI DALLE PARTECIPAZIONI NEL CONSORZIO NON CREERA’ PREGIUDIZI”

scarlingi sindaco sperlongaLa dismissione delle partecipazioni nel consorzio “Porto di Sperlonga” e “Sperlonga Turismo” non pregiudicherà in alcun modo le loro funzioni. Il Comune di Sperlonga getta acqua sul fuoco all’indomani della decisione di uscire dalle due organizzazioni. Uscita praticamente obbligata, visto anche i pareri espressi dalla Corte dei Conti, e nonostante le rimostranze presentate dal primo cittadino del borgo marino, il Cav. Rocco Scalingi.

“La partecipazione alla società Porto Sperlonga, e consorzio Sperlonga Turismo, – si legge nelle motivazioni del sindaco inviate alla Corte dei Conti- rappresenta un corollario indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali in campo sociale, economico e produttivo. L’adeguamento dell’approdo turistico, con una corretta gestione, potrebbe assicurare non solo servizi di alta qualità ai diportisti, ma anche strutture di supporto per il settore della pesca. Servizi che, calati nel contesto socioeconomico sperlongano, dove il turismo rappresenta per il Comune un valore aggiunto, assume in se i caratteri propri di un interesse pubblico fondamentale”.


La Corte dei Conti aveva però motivato il parere negativo, sottolineando le perdite conseguite dalla società negli ultimi esercizi. Perdite che, per il vicesindaco e assessore al bilancio, Francesco Faiola, “sono state determinate dalle ingenti spese sostenute per i lavori di ampliamento del porto, lavori effettuati con l’unico intento di andare a potenziare e  migliorare le strutture preesistenti e di supporto”.

Il primo cittadino però ci tiene a precisare che “la dismissione della partecipazione non metterà in pericolo l’esistenza della società Sperlonga Porto, visto anche che la quota detenuta è pari ad appena il 5%. Il Comune però continuerà a stare al fianco della società, controllando e collaborando fattivamente ove fosse possibile, proprio nell’intento di portare avanti un discorso di sviluppo turistico ed economico compatibile con la città”.

Stesso discorso per il Consorzio Sperlonga Turismo dove, per l’assessore Faiola “ la quota investita solo alla stipula dell’atto di costituzione dell’ente rappresentava un investimento, in quanto il ritorno in termini di promozione del nostro territorio, di concerto con l’indotto produttivo, ha dato risultati di gran lunga superiore alle attese prefissate. Segnale tangibile che quando pubblico e privato camminano insieme, i risultati arrivano. L’uscita comunque non pregiudicherà il funzionamento dell’organizzazione, ma, al contrario, ne agevolerà la possibilità di ottenere altri finanziamenti essendo finalmente libera dalla partecipazione pubblica”.

Per quanto riguarda invece il recupero della quota investita nella Sperlonga Porto, per Francesco Faiola “non si è trattato di investimenti a perdere, anzi. Basti pensare che, ad esempio, il valore della cessione del 5%  nell’ente non solo sarà incassato senza alcuna perdita, ma probabilmente rivalutato”.