Ancora un devastante nubifragio, accompagnato da turbini di vento, intense scariche elettriche e spaventosi tuoni, ha provocato seri danni sul territorio di Fondi. L’episodio più drammatico si è verificato nella frazione della Madonna degli Angeli dove un fulmine nella notte trascorsa, tra martedì e mercoledì, si è abbattuto sulla cella campanaria annessa alla chiesa che porta il nome della zona. La tremenda scarica elettrica ha distrutto completamente la struttura alta cinque metri e che superava il timpano sovrastante la facciata dell’ingresso del luogo sacro affidato alla cura pastorale di don Stefano Castaldi, succeduto un anno fa a don Guerino Piccione.
Il fulmine è stato accompagnato da un boato che ha fatto sobbalzare gli abitanti della zona, nelle cui abitazioni molti elettrodomestici sono stati fulminati dallo sbalzo di corrente. Sul posto si sono subito precipitati i volontari del Comitato San Magno-Madonna degli Angeli, coordinati dal presidente Lino Conti, il quale ha fatto prontamente accorrere da Terracina la squadra 3A dei Vigili del Fuoco, subito supportata dai Volontari dei “Falchi Pronto Intervento” del presidente Mario Marino, da una pattuglia dei Carabinieri e da una Volante della Polizia di Stato.
Avvisato del crollo della cella campanaria, del sovrastante Crocifisso e della campana, caduta nel retrostante cortile, il sindaco Salvatore De Meo, presente, nella basilica di Santa Maria in Piazza, alla celebrazione della Santa Messa per i quattrocento anni della Madonna del Cielo, ha subito chiesto di eventuali e scongiurabili danni alle persone che, fortunatamente, non ci sono stati. Anche il luogotenente Emilio Mauriello, comandante la stazione dei Carabinieri di Fondi, ha attivato i suoi militari per monitorare tutta la zona, insieme agli agenti del Commissariato PS diretto dal vicequestore Massimo Mazio, e ai vigili urbani agli ordini del col. Mauro Renzi. Dopo il sopralluogo nella frazione della Madonna degli Angeli è continuato, da parte dei Falchi Pronto Intervento il controllo di tutto il territorio per verificare le conseguenze del tremendo fortunale che, da qualche tempo a questa parte, si stanno scatenando con frequenza sempre più continua e impeto con devastante crescita sull’intera Piana di Fondi.
