TERRACINA, LA PROCURA DISPONE LA RIMOZIONE DELLE STRUTTURE SEQUESTRATE SULLA SPIAGGIA

sequestro lidiIl gestore del principale tratto di arenile comunale tra i quattro dati in concessione, quello presso l’ex lido, può smontare le strutture ancora sotto sequestro dopo il blitz di Ferragosto.

Questa mattina i vigili urbani hanno notificato l’ordine di rimozione emesso dalla Procura dopo che lo stesso titolare della società ne aveva fatta richiesta.


Le strutture in questione, ovvero i due campi da calcetto, il bar, la discoteca e l’area relax, restano formalmente sequestrate, ma, dal momento che oramai la stagione estiva sta finendo, potranno essere smontate. Era necessaria la richiesta da parte dello stesso privato affinché la Procura potesse accoglierla e consentire la rimozione, altrimenti si rischiava che le strutture rimanessero in piedi anche una volta chiusi tutti i lidi.

Intanto Alfredo Lauretti, proprietario della Terracina Sviluppo, società oggi gestita dal figlio Giuseppe,  a quasi un mese dal sequestro dei quattro arenili comunali da parte della Procura e del Tribunale di Latina, dopo un lungo silenzio vuole sgombrare il campo sulla condotta della società di famiglia, anche alla luce degli sviluppi più recenti, che vedono alcuni arenili subire la revoca dell’affidamento per inadempienze.

“Su quanto contestato alla Terracina Sviluppo  – dichiara Lauretti –  la magistratura farà il suo corso e auspico lo faccia il prima possibile, perché interessa a noi, prima ancora che ad altri, dimostrare di aver lavorato correttamente, guidati da spirito imprenditoriale e nel completo rispetto della legge. Per quanto di nostra competenza, abbiamo rispettato le prescrizioni di legge e le indicazioni del bando. Ma crediamo importante soprattutto far sapere che il nostro lavoro non ha avuto altro fine se non quello di lanciare una sana sfida imprenditoriale, ispirata all’amore per una città che può e deve essere più ambiziosa in termini di offerta turistica. Siamo stati onorati – aggiunge – di gestire un tratto di spiaggia che ricade in uno dei luoghi simbolo di Terracina, lo storico Lido. Il nostro intento è stato quello di farlo tornare ad essere il ‘cuore’ del lungomare cittadino, un luogo turistico da vivere e da ricordare, soprattutto dopo i tanti, troppi anni in cui è stato costretto all’oblio e all’anonimato. Noi non crediamo e non crederemo mai di aver agito a danno di questo meraviglioso tratto di spiaggia; non più e non meno di altri. Né crediamo di aver, in qualche modo, danneggiato i nostri concittadini, men che meno di aver violato la legge”.