''ABBIAMO SOTTERRATO RIFIUTI TOSSICI IN PROVINCIA DI LATINA'', PARLA IL PENTITO DEI CASALESI CARMINE SCHIAVONE

Carmine Schiavone
*Carmine Schiavone in un momento dell’intervista rilasciata a SkyTg24*

“Anche a Latina moriranno di cancro”. Perchè era luogo di scarico di rifiuti tossici e nucleari da parte del clan dei casalesi. I fusti sono finiti a otto, nove, dieci, anche diciotto metri come avveniva in provincia di Caserta.


Lo dichiara Carmine Schiavone, ex boss dei casalesi, pentito dal 1993, un ruolo fondamentale nel processo Spartacus,in un’intervista esclusiva, prima volta davanti le telecamere, rilasciata a Chiara Cerqueti per Sky Tg 24. Venti anni la condanna scontata da Schiavone che nella sua intervista dichiara che la mafia non verrà sconfitta perchè troppi gli interessi, soprattutto politico elettorali, che hanno interesse a tenerla in vita.

“Le società del nord, Verona, Pisa, dall’estero, da Roma venivano a buttare i rifiuti, farmaceutici, ospedalieri, chimici, fanghi nucleari che venivano sotterrati in provincia di Latina e soprattutto in Campania. Il basso Lazio era provincia “di Casale”, avevamo rifugi e appoggi: era terra nostra”.

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