GAETA, LA SPIAGGIA LIBERA DI FONTANIA "COME UN LIDO". LA PROTESTA DEI BAGNANTI

"L'ingresso dell'attività Gneo Fonteo"
“L’ingresso dell’attività Gneo Fonteo”

Resta una delle spiagge libere più affascinanti di tutta la costa del Lazio meridionale, anche se Fontania a Gaeta è sempre meno votata alla libera balneazione. Stavolta la denuncia arriva direttamente dagli abitudinari bagnanti dell’arenile a nord dell’affollata Serapo che, da qualche giorno, sono costretti loro malgrado a dover fare i conti con quello che potrebbe configurarsi come un abuso, stando alle ricostruzioni che loro stessi forniscono.

Su quella spiaggia, infatti, si trova un’attività commerciale denominata Gneo Fonteo che ha una terrazza con prato inglese e un bar proprio a ridosso dell’arenile. E lo stesso titolare dell’esclusiva attività balneare, fratello tra l’altro dell’assessore regionale al lavoro Lucia Valente, è inoltre anche in possesso di una concessione per il noleggio di ombrelloni e lettini che possono essere posizionati, per gli avventori che lo richiedono, proprio sulla spiaggia sottostante. Sta di fatto che, secondo l’inviperita versione di alcuni bagnanti che raggiungono la spiaggia, da qualche giorno, questi, sarebbero costretti a vedere occupati, sin dalle prime ore del mattino, i primi metri di bangnasciuga con ben due file di ombrelloni e lettini già aperti e pronti all’uso come se quel tratto di costa fosse di colpo diventato uno stabilimento a tutti gli effetti.


"L'assessore regionale al lavoro Lucia Valente"
“L’assessore regionale al lavoro Lucia Valente”

Una scelta che lascerebbe liberi all’uso generico solo i posti marginali, cioè quelli retrostanti a ridosso di muretti e scalinata. Tuttavia secondo la normativa vigente il rilascio delle cosiddette mini-concessioni, cioè quelle per il solo noleggio di attrezzature da spiaggia non prevede il posizionamento delle stesse senza che vi sia un avventore che le richieda al momento. In sostanza chi prima arriva, anche con propri ombrelloni o lettini, può scegliere il posto che vuole perché la spiaggia, appunto, resta libera. Ma la reazione c’è stata da parte di qualcuno che ha avanzato le proprie rimostranze al titolare dell’attività.

Una donna alla quale sarebbe stato risposto, secondo quanto riporta quest’ultima, che quei posti erano prenotati sin dalle prime ore del mattino. “Grande delusione a Fontania”, ha commentato la donna che ha avuto il diverbio con il titolare della struttura e della mini-concessione e che si è detta pronta ad esporre quanto avvenuto alle autorità competenti.

“Parecchi ombrelloni in prima fila – prosegue – sono rimasti vuoti fino a mezzogiorno e secondo il gestore erano stati prenotati alle 6 del mattino. Assurdo, ci si dimentica che la spiaggia è libera e chi arriva prima ha il diritto di sistemarsi dove meglio crede perché gli spazi non possono essere prenotati in quanto non sono in concessione. Si dovrebbe organizzare un flash mob presentandosi la mattina presto con i propri ombrelloni e occupando tutti gli spazi disponibili. Sarebbero opportuni dei controlli da parte della Capitaneria di porto e dei vigili urbani, anche per vedere se c’è l’occupazione di suolo pubblico prima dell’arrivo dei bagnanti. Non lasciamoci scippare quell’angolo di paradiso”.

Non bastava la recente interdizione di alcune aree della spiaggia soggette a imminenti crolli a ridosso delle grotte, ora la libera fruizione della spiaggia è minata anche dalle mini-concessioni. Ma Fontania sembra destinata a vivere costantemente vicende travagliate, come per i sequestri avvenuti nel 2008 e nel 2009 per vicende analoghe a quella appena descritta o come nel caso del sequestro di un magazzino abusivo dove venivano alloggiate attrezzature da spiaggia in grotte di epoca romana.