Una paziente della casa di cura Sorriso sul mare di Formia è stata malmenata in strada da medico e infermiere dopo essere fuggita dalla struttura. Il fatto si è verificato alle 11 e 30 circa di questa mattina quando, un 39enne originario di Gaeta che percorreva in auto la via Appia lato Napoli in direzione Scauri, all’altezza del Villaggio Don Bosco, quindi a due passi da Polstrada e dalla Guardia di Finanza, ha assistito a una scena definita dallo stesso uomo “raccapricciante”.
Nel transitare a bassa velocità con la propria auto in quel tratto ha visto due uomini col camice bianco trascinare di peso, con un corredo di schiaffi e tirate di capelli, una donna di circa cinquant’anni. Non capendo cosa stesse accadendo l’uomo è sceso dalla propria auto e si è avvicinato ai tre accorgendosi che si trattava di un medico e di un infermiere della casa di cura, usciti a bordo di un mezzo in dotazione alla clinica, per recuperare la donna che aveva fatto solo pochi metri dopo essere fuggita dalla struttura che si trova proprio li vicino.
E nell’avvicinarsi lo stesso uomo si è reso anche conto che si trattava di una donna con evidenti problemi psichici. Tutto ciò però non lo ha dissuaso dall’inveire contro i due a causa delle pratiche violente che stavano esercitando sulla paziente minorata. Un modus operandi ritenuto inopportuno. Ma alle rimostranze i due dipendenti della clinica avrebbero reagito in malo modo invitando l’uomo a non occuparsi di cose che non lo riguardavano – solo per usare un eufemismo – perché il diverbio si è acceso ed ha assunto toni molto più coloriti.
Sempre stando alla versione fornita dal passante. A quel punto, convinto di ciò che aveva visto in tali violenze ritenute abnormi rispetto alle necessità del caso, l’invettiva ha assunto i contorni di una vera e propria difesa fisica in favore della donna. Anche perché nel frattempo una calca di persone ha accerchiato i quattro soggetti coinvolti nell’accesa diatriba, schierandosi compattamente in favore dell’uomo. Il quale, ad un certo punto, avvistando una pattuglia della polstrada di ritorno nella vicina stazione, ne ha richiamato l’attenzione facendola fermare e raccontando tutto quanto avvenuto agli agenti a bordo. Si è proceduto con le identificazioni dei soggetti coinvolti. Non sono scattate denunce, almeno formali. Ma agli agenti è stato verbalmente denunciato quanto avvenuto.
“Se quella donna fosse stata mia madre – ha spiegato il protagonista di questa incredibile vicenda – non so come sarebbe andata a finire. Se queste persone sono capaci di usare tale violenza in mezzo alla strada e in pieno giorno non oso nemmeno immaginare cosa può accadere li dentro”.
L’uomo è stato infine rassicurato anche dagli agenti della polstrada che gli hanno preannunciato di li a poco, forse nella stessa mattinata, una ispezione all’interno della clinica.