RAPPORTO SESSUALE PAGATO CON DENARO FALSO, PADRE E FIGLIO RESTANO IN CARCERE

photofun-609552In carcere i due arrestati dai carabinieri dopo la denuncia di una prostituta, che aveva riferito ai militari dell’Arma di essere stata pagata con denaro falso. Il giudice del Tribunale di Latina, Simona Santaroni, ha convalidato l’arresto di Gianni Izzo, 47 anni, noto alle forze dell’ordine, e del figlio Andrea, di 23, disponendo per i due la misura della custodia cautelare in carcere e rinviando poi l’udienza, per il giudizio a settembre.

Le indagini dei carabinieri sono iniziate dopo che una prostituta aveva riferito loro di aver ricevuto banconote false in cambio di una prestazione sessuale. La donna aveva indicato agli investigatori come responsabile del fatto Andrea Izzo. I carabinieri, perquisita l’abitazione in cui quest’ultimo vive con il genitore, avevano trovato altre 13 banconote da venti euro fasulle e sei grammi di cocaina, facendo scattare giovedì scorso le manette per padre e figlio.


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