
In merito alla nota diffusa alla stampa dal Comune di Latina in cui “si prospetta una grave emergenza rifiuti per il Comune di Latina a causa di un braccio di ferro in corso tra la Regione Lazio e Rida, la società di Aprilia che gestisce l’impianto di pretrattamento dei rifiuti regolarmente autorizzato”, la Regione Lazio precisa che non è in corso alcun braccio di ferro con la società Rida Ambiente. Non sono mutate le quantità di rifiuti trattabili nell’impianto gestito da Rida.
I competenti uffici della Regione Lazio, dopo un sopralluogo di Arpa Lazio, hanno intrapreso le opportune iniziative esclusivamente per verificare le modalità operative e di gestione dei rifiuti che sono risultate non coerenti con le autorizzazioni rilasciate.
Si dimostra pertanto immotivata e incomprensibile la lettera inviata dalla società Rida Ambiente al Comune di Latina in cui Rida vieta di conferire i rifiuti nell’impianto gestito dal sabato al martedì fino alla scadenza del contratto in essere con il Comune di Latina.
Si ricorda che la Regione ha rilasciato l’ultima autorizzazione alla società Rida nel 2011 e che il contratto tra la stessa società e il Comune di Latina è stato stipulato nel gennaio del 2013. Inoltre, come previsto dalla legge, la società Rida ha potuto usufruire in corso di vigenza di tale contratto dell’aumento delle capacità di trattamento dei rifiuti conferiti pari al 10% del totale autorizzato.
È per questi motivi del tutto priva di fondamento nonché pretestuosa l’iniziativa intrapresa dalla società Rida che, invece di rispondere alle contestazioni della Regione Lazio sulle modalità di gestione dell’impianto e sulla tempistica per la realizzazione del bioessicatore, comunica unilateralmente la decisione di sospendere il regolare contratto in essere con il Comune di Latina.
Auspichiamo che non si ripetano simili episodi in futuro e che con la collaborazione di tutti si possa operare al meglio per offrire un adeguato servizio ai cittadini.
***ARTICOLO CORRELATO*** (Latina emergenza rifiuti, ipotesi di conferimento a Castelforte – 2 agosto -)