PARCO DEL CIRCEO, A RISCHIO IL RICONOSCIMENTO UNESCO

Parco del Circeo
Parco del Circeo

La foresta demaniale del Parco Nazionale del Circeo dal 1977 è riconosciuta dall’UNESCO come “Riserva della Biosfera”, un prestigiosissimo attestato che ne evidenzia l’importanza non solo da un punto di  vista naturalistico, ma anche storico-culturale, scientifico, didattico, ricreativo e turistico. Un attestato internazionale che costituisce una sorta di altissimo marchio di qualità. Oggi però questo riconoscimento prezioso è in pericolo perché rischia di essere ritirato.

Il problema nasce dal fatto che l’UNESCO ha stabilito nuovi requisiti per la valutazione delle Riserve della  Biosfera e in caso di mancato adeguamento ad essi verrebbero meno i presupposti del riconoscimento stesso. Il tema riguarda la perimetrazione della “Riserva della Biosfera” che dev’essere distinta in tre livelli e che dovrà garantire, soprattutto intorno alla foresta, una fascia adeguata di attenzione dal punto di vista gestionale. Non si tratta di apporre nuovi vincoli, né di estendere l’attuale perimetro del parco, ma di assumere l’impegno di gestire queste aree in un’ottica di sostenibilità. Un impegno questo che non può che essere assunto dagli Enti territorialmente competenti e che deve essere formalizzato entro il 31 dicembre.


Le disposizioni UNESCO prevedono l’individuazione di “Core areas”, cioè aree che racchiudono la maggior parte degli habitat di rilevante interesse conservazionistico, “Buffer zones”, aree che contengono tipologie di ambienti strettamente funzionali al mantenimento delle aree più importanti, e “Transition areas”, cioè zone in cui sono presenti le attività produttive e il tessuto residenziale. In tali “aree di transizione” le attività antropiche vanno guidate ed accompagnate affinché non aumentino gli impatti sui sistemi naturali. Proprio su quest’ultima tipologia di aree l’UNESCO ha esplicitamente richiesto l’interessamento di aree esterne al Parco, aree su cui viene chiesto un impegno diretto degli Enti locali sia nel delimitarle che nel gestirle secondo criteri di sostenibilità.

Per questi motivi ieri pomeriggio, dopo un confronto con il Segretariato Unesco avvenuto mercoledì presso il Ministero dell’Ambiente, è stato avviato un tavolo tecnico con gli Enti Locali che hanno dato la loro disponibilità in un’ottica di promozione e valorizzazione dei territori. Al tavolo erano presenti, oltre al Commissario straordinario dell’Ente Parco e al Capo dell’UTB di Fogliano, il Sindaco di Sabaudia, il Vice Sindaco di San Felice Circeo e l’Assessore all’Urbanistica di Latina. Tutti hanno sottolineato l’opportunità del mantenimento del riconoscimento UNESCO e le potenzialità che esso offre qualora fosse meglio proposto e sostenuto a scala locale, tenuto conto che la revisione della perimetrazione della Riserva della Biosfera non introdurrebbe nuovi vincoli oltre quelli già posti dalle vigenti normative di gestione del territorio e di tutela della qualità ambientale. Ieri si è poi condiviso di tener conto nella nuova ipotesi di perimetrazione dei progetti contenuti nelle proposte di “Pianura Blu” e “Bonifica 2.0”, sostenute dalla Regione Lazio è già sottoscritte da numerosi Enti. Si è infine condiviso di lavorare in un’ottica dove il consolidamento del  riconoscimento UNESCO diventi funzionale ad una progettualità che possa facilitare l’accesso ai fondi comunitari.