Terzo giorno consecutivo di fiamme nel Sud pontino, dove questa mattina è tornata a bruciare l’area collinare al confine tra il Comune di Formia e il territorio di Spigno Saturnia. Dopo nemmeno 48 ore, infatti, i volontari dell’associazione di Protezione Civile “Ver” di Formia, sono dovuti nuovamente intervenire nella frazione di Castellonorato per via di un vasto incendio segnalato intorno alle 11 nei pressi del cosiddetto “Canalone”.
Soltanto nella giornata di ieri, tutte le forze erano concentrate su Monte di Mola, alle spalle della città di Formia, località martoriata da un imponente incendio che ha mandato in fumo oltre una ventina di ettari tra macchia mediterranea, pineta e stramma.
Formia e non solo. Contestualmente al Ver, sono dovuti scendere in campo anche i volontari dell’associazione “Angeli dell’Ambiente” per un principio d’incendio, segnalato nel pomeriggio verso le 15 e domato in pochissimo tempo, in via Costa Saturnia, nella frazione di Campodivivo a Spigno. Si tratta della stessa zona dove nella mattinata di mercoledì sono andati carbonizzati circa 18 ettari di vegetazione.
Difficile che tutto questo possa essere frutto di una casualità. La successione dei roghi e soprattutto il luogo nel quale sono stati avvistati i primi focolai fanno propendere sempre di più per l’ipotesi dolosa. Che ci sia un unico, spietato, disegno criminale spetterà però agli agenti del Corpo forestale dimostrarlo.
Nel frattempo proseguono le operazioni di spegnimento a Castellonorato, agevolate grazie anche al prezioso ausilio di un elicottero della Regione Lazio.
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