LATINA, PROCESSO ''CARONTE'': TESTIMONIA IL PADRE DI UNO DEGLI IMPUTATI

Nuova udienza questa mattina, davanti al Tribunale di Latina, per il processo denominato “Caronte”, relativo alla presunta associazione per delinquere che avrebbero costituito le famiglie di origine nomade Di Silvio e Ciarelli, al fine di monopolizzare il business criminale nel capoluogo pontino. A rispondere alle domande dei pm Giuseppe Miliano e Marco Giancristofaro e delle difese è stato il papà di Andrea Pradissitto, uno dei principali imputati.

Nella precedente udienza un imprenditore di Borgo Sabotino, che sarebbe stato vittima di estorsioni dopo aver acquistato droga da Pradissitto, disse di aver subito anche un furto a casa e di aver saputo dal padre dello stesso Pradissitto che a compierlo era stato quest’ultimo. Su richiesta dell’avvocato Paolo Censi è così stato sentito il genitore dell’imputato, che ha però negato la circostanza. Un secondo testimone non si è presentato e alla prossima udienza verrà accompagnato coattivamente.


Si torna in aula il 18 luglio. In quella data sono previsti gli esami di due testimoni, quello che non si è presentato oggi e che deve riferire sul furto e una delle presunte vittime di prestiti usurai. Trentaquattro gli imputati sui quali si dovranno esprimersi, al termine del processo, i giudici Donatella Salari, Cecilia Cavaceppi e Luigi Giannantonio.

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