FORMIA, IL TAR SUL CHIOSCO A VINDICIO: OK A DEGUSTAZIONI GRATUITE E VENDITA

welcomeAGGIORNAMENTO – Il chioschetto “WelcHome” situato nella splendida cornice del lungomare di Vindicio a Formia, potrà continuare a vendere prodotti e bevande tipiche locali ed offrire gustosissimi assaggi. Lo ha stabilito il Tar di Latina che in una sentenza, pubblicata nella giornata di oggi venerdì, ha accolto il ricorso presentato lo scorso novembre dal titolare della struttura, Giovanni Acampora, capo di Gabinetto del neo sindaco Sandro Bartolomeo, contro la decisione del settore Sviluppo Economico di sospendere parte delle attività.

Il chiosco, ubicato su un’area demaniale marittima, fu realizzato a seguito dei nuovi programmi di riqualificazione urbana e sostenibile del territorio e destinato a “servizi turistici-immobiliari”, oltre ad essere munito della certificazione di agibilità per uso commerciale. Insomma, una sorta di agenzia immobiliare con tanto di punto vendita di prodotti enogastronomici. Tutto sotto un unico tetto.


chiosco1Gli uffici del Comune di Formia all’epoca misero in discussione le attività di commercio e somministrazione di alimenti e bevande affermando queste non essere contemplate tra le finalità del Prusst, né dalla concessione demaniale rilasciata; aggiungendo inoltre che l’attività di degustazione è esercitabile solo dopo il rilascio di licenza per la somministrazione di alimenti e bevande da parte dell’amministrazione. Licenza – sottolineò il Comune nel ricorso – che non era stata né richiesta né rilasciata.

*Giovanni Acampora*
*Giovanni Acampora*

Ma non la pensano allo stesso modo i giudici amministrativi. Dopo aver accolto la sospensiva da parte del privato, il Tar è entrato nel merito della vicenda rilevando come l’attività di vendita e degustazioni non contrasterebbe affatto il Prusst. Anzi, il collegio ha osservato che: “L’avvocatura comunale ha ritenuto l’attività commerciale dei prodotti tipici alimentari e non (con esclusione della ‘somministrazione’) coerente con la complessiva azione di marketing territoriale e, quindi, compatibile con il progetto Prusst approvato nelle sedi competenti, con la specificazione che la ‘degustazione’ è legittimamente esercitabile nei limiti dell’assaggio gratuito”. Interpretazione questa condivisa in pieno dal Tribunale amministrativo.

Rigettata, invece, la richiesta di risarcimento danni promossa da Acampora nei confronti del Comune per via del provvedimento di cessazione attività.

La sola attività di commercio e somministrazione di prodotti viene qualificata come ‘secondaria’, ha sentenziato il Tar, mentre nulla impedisce la prosecuzione dell’attività principale di ‘servizi turistici immobiliari’. Il ricorrente di propria iniziativa ha deciso di cessare ogni attività – ha concluso il Tar – e, quindi, l’eventuale danno economico subito non è imputabile all’amministrazione”.

SENTENZA TAR LATINA