CORI, SALLY TORNA A CASA: LA STORIA DI UN CANE ADOTTATO DA UN QUARTIERE

*Sally*
*Sally*

È tornata a casa Sally. Scomparsa ad inizio anno dalla Garbatella, la bastardina corese di 5 anni è stata ritrovata a Cori pochi giorni fa, dopo aver girovagato non si sa dove per quattro mesi. Sally era stata abbandonata a Cori nel gennaio 2012, incinta di sei cuccioli, poi adottati. Fatta sterilizzare da alcune persone che l’accudivano, a settembre era stata presa in affido da una famiglia di Roma, insieme a quattro dei suoi cagnolini. Nonostante le amorevoli cure dei suoi nuovi familiari, Sally non ha retto al richiamo della sua città, della sua gente e del suo compagno Red, il setter padre dei suoi piccoli. Dopo sei mesi dall’affidamento è scappata dalla capitale ed è ritornata da sola nel suo paese.

Grazie alla sensibilità dei residenti in zona Tempio d’Ercole e all’interessamento degli agenti della Polizia Locale del Comune di Cori, Sally ha ottenuto lo status di «Cane di Quartiere», la possibilità di vivere in libertà controllata, evitando l’ingresso in canile. La ASL veterinaria di Latina, accertata la sua non pericolosità, l’ha microchippata ed iscritta all’anagrafe canina, ogni anno le somministrerà le vaccinazioni previste e la curerà in caso di bisogno. Gli abitanti del Tempio d’Ercole si occuperanno di lei, provvedendo alla sua pulizia e procurandogli il cibo. Sally non è il primo «Cane di Quartiere» corese, come lei ne sono stati nominati più di una decina dal 2009 ad oggi. Amici a quattro zampe sempre in attesa che qualcuno li accolga in una famiglia, dandogli una vera casa e allontanandoli dai pericoli della strada sempre in agguato.


Il riconoscimento del «Cane di Quartiere» è solo uno degli interventi previsti dal Piano per la prevenzione del randagismo predisposto dall’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Cori di concerto col Comando della Polizia Locale e la ASL veterinaria pontina, per il cui potenziamento è stato richiesto un finanziamento alla Regione Lazio. Un programma basato sul censimento dei cani randagi presenti sul territorio comunale mediante iscrizione all’anagrafe canina regionale e nazionale. Una volta sterilizzati, questi cani possono essere adottati, anche da gruppi di cittadini, oppure trasferiti nei canili. Pronto soccorso e rimozione di cadaveri rinvenuti le altre operazioni previste da questa strategia di lotta all’abbandono dei cani, un grave fenomeno da contrastare e che si ripropone con insistenza proprio in estate.