Ancora una volta i comuni cittadini si mettono insieme per diventare un unico denominatore e parlare con una voce sola alle istituzioni locali.
Stavolta è il caso della ‘Pro Badino’, un’associazione nata alcuni anni fa per farsi interprete delle problematiche della zona compresa tra le foci di Porto Badino e Foce Sisto, “per farsi attore, verso le istituzioni, degli interessi dei residenti, dei turisti, dei commercianti, degli imprenditori e operatori balneari, così da divenire interlocutore autorevole dell’amministrazione comunale sui problemi riguardanti il territorio in questione”.
In questi giorni il nuovo presidente Arcangelo Palmacci è tornato a sollecitare la risoluzione di alcune problematiche che investono la zona, tra l’altro una delle più popolate nel periodo estivo, almeno fino a quando è stata un punto di attrazione turistico di tutto rispetto.
Le principali questioni sono “dissesto delle strade, senza marciapiedi, tanto da costringere i turisti a camminare a margine della carreggiata, dove peraltro vi è presenza di erba alta qualche metro , inoltre manca la segnaletica orizzontale e quella verticale, e, quella esistente non è di certo sufficiente. Un servizio di pulizia carente: in via Badino Vecchia, come del resto su tutta la Provinciale per San Felice Circeo, sono evidenti nei pressi dei cassonetti cumuli di spazzatura ed ingombranti di coloro che in questi ultimi mesi hanno provveduto a ripulire le proprie abitazioni, molte delle quali estive. Una situazione che, ovviamente, in questi giorni, per la stagione estiva, tende a peggiorare.
Lungo la strada di via Pantani da Basso, che come noto unisce la zona di Badino con Borgo Hermada, la pista ciclabile che costeggia la sede stradale è diventata un pericolo pubblico per chiunque si trova a passare, in particolare dai turisti, per la presenza di una ringhiera in ferro divelta in diversi punti da incidenti stradali.
Necessità di ripristinare la fermata della Circolare all’altezza del Centro Commerciale Expo, inspiegabilmente tolta (fermata autorizzata dalla precedente amministrazione), nonostante la realizzazione di una pensilina di attesa, offerta da imprenditori locali. Opportunità di una presenza più consistente di forze dell’ordine nonché un po’ più costante da parte dei vigili urbani su tutta la Via Badino Vecchia per garantire una viabilità scorrevole, onde evitare di trovarci in situazioni di pericolo, in particolare nel punto della curva adiacente i campeggi, dove la sosta delle macchine, se pur vietata, impedisce il passaggio della circolare o altri mezzi di soccorso come autoambulanze, vigili del fuoco, etc.
Urgenza di potenziare l’illuminazione che in troppi luoghi è scarsa e in altri sprovvista. L’associazione evidenzia, altresì, come il degrado ambientale abbia raggiunto livelli insostenibili principalmente per quanto riguarda il litorale, con il disfacimento progressivo causa del pietrisco e dell’erosione continua , anche per questo stiamo assistendo alla fuga di proprietari di seconde case, ciò comporta ad un peggioramento delle attività economiche e ad una riduzione del reddito da turismo di cui soffrono tutti gli operatori in qualsiasi settore economico”.
” Proprio per far fronte a tali disagi e degrado rappresentato-termina Arcangelo Palmacci- l’associazione in difesa della zona di Porto Badino e Foce Sisto sollecita ognuno per la sua parte (residenti, turisti, imprenditori locali) a vigilare, a denunciare e a far rispettare l’intera area; mentre richiede alle autorità locali di garantire i più elementari servizi della convivenza sociale”.