“Se non vuole che le stacchiamo l’utenza paghi la bolletta entro sabato”. Per fortuna esiste la possibilità che gli enti fornitori di servizi comunichino telefonicamente il mancato pagamento di una bolletta… mai pervenuta.
A Minturno e frazioni il problema si ripete a cadenza periodica. Il continuo cambio dei postini crea non pochi problemi all’utenza che troppo spesso non si vede recapitare le bollette con il conseguente rischio di riduzione dell’erogazione (nel migliore dei casi ndr) o di sospensione del servizio o anche di morosità.
Le continue lamentele dei cittadini presso gli uffici postali di riferimento servono a poco visto che la risposta più consueta è: “Il problema è anche nostro”. La verità, però, è che a causa del mancato recapito di una bolletta, l’utente deve o chiamare il gestore di riferimento, con le attese che ne conseguono, oppure raggiungere l’ufficio postale di Formia per verificare se c’è posta a suo nome in giacenza.
Inutile dire che si tratta di un dispendio di energia e, spesso, anche economico che va gravare sui cittadini stanchi del perdurare di questa situazione. Evidentemente anche i dipendenti delle varie sedi postali dislocate sul territorio comunale di Minturno hanno i loro grattacapi a causa di questo stato di cose. Ma per scagliare una freccia anche a favore dei postini, probabilmente, provenienti da altre realtà, bisogna sottolineare come il tempo che hanno per conoscere la rete viaria del centro balneare è sempre estremamente limitato, perché non appena iniziano a conoscere e riconoscere strade e cittadini, ecco arrivare una disposizione di trasferimento a loro nome.
In molti casi utenze telefoniche, di Acqualatina, dell’Enel, vengono consegnate ad altre persone e nel migliore dei casi rispedite al mittente. Anche i dipendenti degli enti che erogano i servizi basilari si dicono “disarmati” e, comprendendo il problema rispondono: “Sappiamo. Ma cosa possiamo fare?”. Mentre nel caso di utenze comunali, quali la Tarsu, tassa sui rifiuti, qualora non arrivasse il bollettino di pagamento (proprio come si sta verificando a Marina di Minturno ndr) ecco che il cittadino, armato della massima buona volontà, o decide di mettersi in coda presso l’ufficio postale di Formia, oppure raggiunge l’ufficio Equitalia di Formia per affrontare una interminabile fila e pagare. Perchè in quest’ultimo caso il Comune, una volta che l’ha spedito, non rilascia altro cedolino di pagamento.
Eppure qualcosa va fatto. Una iniziativa volta alla soluzione defintiva di una problematica che si ripete costantemente e che causa fin troppi disagi va adottata. I cittadini sono stanchi di essere chiamati a pagare senza essere garantiti nei diritti essenziali.