Potrebbe trattarsi dell’ultima riunione di maggioranza alla quale l’Udc ha partecipato come forza di governo accanto al Pdl del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano e delle altre forze che compongono la coalizione, quella andata in scena nei giorni scorsi. Inutile sottolineare che a sancire l’imminente uscita dalla maggioranza del capogruppo e unico esponente del partito della vela Giuseppe Matarazzo è la vicenda dello stadio Riciniello. E più in particolare l’affidamento della struttura sportiva alla società Asd Atletico Gaeta di Giuliano Pierro.
Un affidamento che ha spaccato la maggioranza e i rapporti con l’Udc. E sarebbero stati gli stessi consiglieri del Popolo della libertà a comunicare a Matarazzo l’ultimatum, forse anche per togliere dall’imbarazzo il sindaco. Così se Matarazzo nella prossima seduta di Consiglio in programma il Primo agosto prossimo non ritirerà le due mozioni da sottoporre al voto dell’assise, tra cui quella relativa all’accusa di illegittimità dell’affidamento dello stadio Riciniello, potrà allora considerarsi fuori dai banchi della maggioranza.
Anche perché lo strumento della mozione assume sempre i contorni di un attacco, e potrebbe allora rivoltarsi contro la stessa amministrazione, in quanto il voto del Consiglio comunale diventa vincolante rispetto alla scelta politica da adottare sulle questioni sollevate da Matarazzo. Perciò sono indigeste, in particolar modo al Popolo della libertà, che ha messo con le spalle al muro il partner Udc. Non solo il Riciniello però, perché Matarazzo ora sente “il profumo del sangue” e da vero carnivoro politico qual’è ha sferrato un altro attacco sulla vicenda del protocollo d’intesa tra Consind e Comune di Gaeta rispetto alla realizzazione di una cittadella per lo sport che il soggetto imprenditoriale che si aggiudicherà la realizzazione di un’area commerciale sulla superficie attualmente occupata dall’Eni, sarà costretto a realizzare a titolo di contropartita.
La denuncia è che si stia badando solo agli interessi privati, mentre l’iter sulla parte pubblioca sarebbe al palo. E allora si allargano gli scenari politici perché non va dimenticato che il presidente del Consind è Salvatore Forte, ai vertici del Pdl nel sudpontino, così come Matarazzo può in qualche modo considerarsi l’unica forza dell’Udc rimasta in una maggioranza di amministrazione comunale nel medesimo territorio. Ora, considerando che Salvatore Forte è consigliere comunale a Formia, nonché capogruppo Pdl, dove ha governato prima di un’altra spaccatura non sanata proprio con l’IUdc del sindaco e coordinatore provinciale Michele Forte, ecco che le ragioni dell’inasprimento dello scontro sono più chiare.
Un ultimatum che molto probabilmente lo stesso consigliere centrista non coglierà, perché determinato a proseguire nella sua battaglia contro l’affidamento dello stadio e, come detto, non solo. Intanto la manifestazione Serapo Village allestita al Riciniello, tra stand ludici, culturali, enogastronomici e altro, è cominciata con grande afflusso di pubblico. E anche questo aspetto deve aver aumentato la determinazione di Matarazzo nel proseguire la sua crociata.