FORMIA, CROLLANO LE PERCENTUALI DI DIFFERENZIATA. IMMONDIZIA IN STRADA

"Immondizia in strada in piazza Santa Teresa"
“Immondizia in strada in piazza Santa Teresa”

Non vanno meglio le cose sotto il punto di vista della pulizia della città e della corretta raccolta e gestione dell’immondizia differenziata a Formia. Che in comune con Gaeta deve condividere la mancata applicazione di un maxi-bando di largo respiro, ritirato anche qui. Ormai si va avanti a colpi di proroghe alla LatinaAmbiente, tra mille polemiche per i paventati profili di illegittimità che questi atti di prolungamento fuori scadenza dell’affidamento comporterebbero.

Ma il dato più allarmante anche per Formia, è rappresentato dal crollo delle percentuali di raccolta differenziata porta a porta fatto registrare negli ultimi cinque mesi. Con un apice del ribasso che si sta producendo proprio nei mesi più delicati, quelli estivi. Che, seppur trattandosi di un periodo che deve fare i conti con un aumento della popolazione, neanche così evidente, resta certamente sotto il profilo ambientale il momento che maggiormente necessita di una migliore raccolta. Eppure il trend è fortemente negativo, peraltro fisiologicamente, e infatti basta guardare gli anni passati. Stiamo parlando di circa dieci punti percentuali di differenziata perduti da febbraio a giugno. E che corrispondono a circa 25mila chilogrammi di rifiuti correttamente differenziati in meno.


Va sottolineato inoltre il fatto che dal gennaio dell’anno passato il dato del mese scorso è quello più basso per differenziazione dei rifiuti, mentre il 41,42 percento di febbraio è stato l’apice di efficienza del porta a porta. Insomma due dati agli antipodi che fanno evidentemente emergere un problema. Come detto si tratta comunque di un trend fisiologicamente in calo nel mese di giugno. Eppure il giugno appena trascorso ha fatto registrare un calo di circa 55mila chilogrammi rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. E ovviamente al calare della differenziata cresce inversamente proporzionale il dato sull’indifferenziata che addirittura è aumentata sempre negli ultimi 5 mesi addirittura di 350mila chilogrammi.

"Immondizia in strada in via Rotabile"
“Immondizia in strada in via Rotabile”

Insomma c’è qualcosa che non va e si vede per le strade dove pure alcune isole ecologiche restano per alcuni giorni abbandonate, così come anche alcuni cestini raccogli carta per le strade del centro urbano. Discorso analogo va fatto anche per le spiagge dove a delle vere e proprie discariche, alle quali somigliavano gli arenili recentemente, in alcune occasioni, l’amministrazione comunale ha tentato di porre un argine con richiami formali ai concessionari ai quali è stata intimata l’osservanza di una pulizia più radicale e che qualcuno continua a raggiungere i Comuni limitrofi per gettare immondizia che non differenzia, scatenando anche le proteste di alcuni residenti che in alcuni casi, come a Gaeta, hanno piazzato evidenti cartelli anche piuttosto minacciosi per dissuadere dal conferimento extracomunale.

Va detto anche che in più occasioni sia esponenti politici che del mondo dell’associazionismo hanno caldeggiato l’ipotesi di un bando unico dei rifiuti, specie in questa fase di proroghe e toppe amministrative agli affidamenti tra i Comuni del sudpontino, che coinvolga direttamente, in una prospettiva di efficienza e di risparmio, i Comuni di Formia, Gaeta e anche Minturno, che a causa dei rifiuti ha visto infliggere addirittura condanne penali per nove tra amministratori, ex amministratori, funzionari ed altri ancora. Si era arrivati addirittura a parlare di un vero e proprio centro di stoccaggio da realizzare nell’area del Consind sulla piana di Bevano-Arzano a Gaeta al fine di abbattere i costi del servizio, così da affrontare solo le spese di consegna del rifiuto già differenziato e stoccato. Non se ne fece nulla per le solite beghe campanilistiche. Oggi Formia vuole municipalizzare, anche se l’impresa appare ardua da realizzare sul versante dei costi, specie quelli del personale.