L’intera vita amministrativa, turistica, imprenditoriale e politica del Comune di Gaeta verte sulla vicenda stadio Riciniello. Denunce, controdenunce, esposti, crisi di maggioranza, rinvii di manifestazioni e mozioni consiliari stanno praticamente monopolizzando il dibattito politico attorno alla gestione dello stadio alla società sportiva Atletico Gaeta di Giuliano Pierro. Tutto su iniziativa del consigliere comunale di maggioranza in quota Udc Giuseppe Matarazzo.
L’ultimo capitolo di questa lunga telenovela si è dipanato negli ultimi tre giorni su almeno tre differenti fronti. Anzitutto la terza edizione della manifestazione estiva di intrattenimento Serapo Village, che inizierà oggi con almeno quattro giorni di ritardo. Apparentemente non dovrebbe aver influito la querelle in atto,
eppure è concreto il sospetto che le motivazioni dei ritardi, dovuti ufficialmente a lungaggini burocratiche della commissione competente per fornire il lascia passare per l’apertura, siano ascrivibili alle reiterate contestazioni di illegittimità di Matarazzo.
Ciò non basta perché, infatti, solo qualche giorno fa è arrivato l’ennesimo esposto al Comune di Gaeta da parte del capogruppo Udc, oramai in rotta di collisione con la maggioranza presieduta dal sindaco Cosmo Mitrano. E infatti quasi contemporaneamente all’ennesimo esposto, solo qualche giorno prima, lo stesso consigliere ha fatto pervenire ai componenti di giunta, al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, il testo della mozione che verrà sottoposto al voto dell’assise nella prossima seduta di Consiglio. Un ennesimo atto che arriva dopo le spiegazioni non soddisfacenti fornite dal sindaco ad una interrogazione dello stesso consigliere nell’ultimo Consiglio.
In sostanza le novità, delle quali ha già recentemente parlato Matarazzo, riguardano la presunta illegittimità delle planimetrie allegate alla delibera di Consiglio comunale con la quale si affida la gestione dello stadio Riciniello alla società Atletico Gaeta. In pratica per il capogruppo Udc “la documentazione con la quale si dimostra che la planimetria inerente il campo sportivo Riciniello, allegata alla delibera di Consiglio comunale, sulla esternalizzazione della gestione degli impianti sportivi, non è veritiera ma è stata una iniziativa del funzionario Antonio Di Tucci. Tutto ciò ha indotto in errore il Consiglio e consente a tutt’oggi al privato Asd Atletico Gaeta, al di là che in una di queste aree è da realizzare il bocciodromo ove è stato acceso un mutuo di oltre 1 milione di euro, di svolgere attività di parcheggio a pagamento”.
Il che sancirebbe l’allestimento del parcheggio in via Serapide come un atto illegittimo. Già note, inoltre, le contestazioni riguardo alla presunta assenza di agibilità della struttura e del mancato rispetto, secondo Matarazzo, del contratto secondo il quale già si sarebbe dovuto provvedere alla sostituzione del manto erboso da parte della stessa società sportiva.
Infine, il terzo e ultimo fronte di scontro riguarda la transazione effettuata tra il Comune di Gaeta e la società aggiudicataria dell’appalto per la costruzione del bocciodromo, la Tedil srl della Provincia di Napoli, finita nell’ultima seduta di commissione trasparenza, anche stavolta andata deserta. Un importo di 218mila euro riconosciuto alla ditta a titolo di risarcimento del danno per la sospensione dell’affidamento in modo da evitare ulteriori procedimenti risarcitori.