AGGIORNAMENTO – Ieri, a Castelforte, a conclusione di particolareggiate indagini, i carabinieri del locale comando stazione, hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria, D.M.M., 25enne e S.G. 37enne, individuati quali autori dell’incendio appiccato a un deposito di sacchi di argilla, ubicato in quel centro.
L’incendio risale alla fine dello scorso aprile. Un rogo per spegnere il quale sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Sia questi ultimi sia le telecamere a circuito chiuso dell’impianto termale vicino al quale le fiamme sono state appiccate hanno confermato la natura dolosa del fuoco.
E sono state proprio le riprese a consentire agli uomini dell’Arma di Castelforte, coordinati dal maresciallo Vincenzo De Toro, di tracciare un identikit dei due piromani.
Qualche mese di lavoro, per avere riscontri più certi, fino ad arrivare a redigere una informativa di reato inviata all’autorità giudiziaria nei confronti dei due giovani di Roccamonfina.
Pare si sia trattato di uno “sfregio” fatto senza una ragione precisa. Una goliardata che poteva avere ripercussioni molto più serie soprattutto per la struttura termale, situata nei pressi della diga, che ha rischiato di esser avvolta dalle fiamme.
E se di un gioco si è trattato, poco importerà al giudice di Latina davanti al quale i due dovranno comparire per rispondere del reato di incendio doloso per il quale è prevista una pena che va dai tre ai sette anni di reclusione.