“La costituzione in giudizio del Comune è un atto dovuto per non esporre l’Ente a risarcimenti milionari”. Così il responsabile dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo in merito al contenzioso che vede il Comune di Formia opposto alla “Domenico Paone spa”. Costituzione interpretata da alcuni organi di stampa come un atto di volontà politica contro l’imprenditore ed ex consigliere comunale Stefano Paone. Retro-lettura smentita peraltro dai fatti.
La “Domenico Paone spa” è ricorsa al Tribunale Amministrativo del Lazio per l’annullamento del provvedimento con il quale il Settore Sviluppo Economico del Comune aveva opposto il proprio diniego alla richiesta di proroga delle autorizzazioni commerciali rilasciate dagli uffici comunali nel 2009 per due medie strutture di vendite da realizzare presso l’ex Pastificio Paone in via Appia lato Napoli. La questione è dunque eminentemente commerciale. Le note vicende urbanistiche che hanno bloccato la riconversione dell’immobile appartengono ad altro procedimento. La proposta di delibera per la costituzione in giudizio è stata protocollata dall’avvocatura comunale il 19 giugno scorso, cinque giorni dopo la proclamazione del nuovo sindaco. Le motivazioni della richiesta, approvata dalla giunta il 4 luglio scorso, sono esclusivamente tecniche.
“E’ un atto di ordinaria amministrazione – sostiene l’avvocato Di Russo -, come se ne fanno a centinaia. La costituzione in giudizio consente agli uffici di seguire il procedimento ed è importante come tutela per il Comune dal momento che, in caso di mancata costituzione, con un eventuale annullamento del provvedimento, il ricorrente potrebbe chiedere il risarcimento per importi considerevoli”. Nessun intento persecutorio, insomma. Anzi, l’amministrazione ha tutta l’intenzione di guardare oltre.
“Vogliamo risolvere il problema – sostiene il sindaco Sandro Bartolomeo -. Innanzitutto, perché la vicenda riguarda l’impresa più antica del territorio. E poi per salvaguardare posti di lavoro e dare impulso a nuove imprese. Il tutto in quadro di legalità e nella consapevolezza che c’è un procedimento in corso di cui tenere conto. Farò ogni tentativo per trovare una soluzione – conclude il primo cittadino -: vogliamo dare alla società che gestisce il pastificio la possibilità di realizzare i suoi programmi di sviluppo”.
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