OMBRELLONE SOCIALE A TERRACINA, PARTENZA IN DIFFERITA

logoDoveva partire fin da giugno, forse partirà soltanto nei prossimi giorni.

Stiamo parlando dell’ ‘Ombrellone Sociale’,  la bella iniziativa lanciata a livello nazionale dall’associazione ‘Donnedamare’ che prevedeva che i chioschi d’Italia mettessero a disposizione nei mesi di giugno e luglio un ombrellone per tutte le famiglie indigenti, ovviamente con la collaborazione dei Servizi sociali dei Comuni aderenti.


A Terracina ha aderito, ahimè, soltanto il ‘Lido Corallo’ di Gino Di Lello che l’ha fatto da subito, appena venuto a conoscenza dell’iniziativa di ‘Donnedamare’ che riunisce le donne imprenditrici balneari.

Fin dallo scorso marzo Di Lello aveva comunicato la sua adesione ai Servizi sociali del Comune di Terracina restando in attesa della lista dei nuclei famigliari meno abbienti che avrebbero avuto diritto all’ombrellone sociale, ogni giorno dal lunedì al venerdì.

E invece fino a oggi il titolare del chiosco non ha potuto mettere a disposizione l’ombrellone perché la famosa lista non è ancora arrivata. La solita, immancabile, antipatica burocrazia lumaca che fa ancora più vergogna quando finisce con l’ostacolare iniziative a favore delle fasce più deboli della cittadinanza.

Soltanto pochi giorni fa il neo-assessore alle Politiche Sociali del Comune Roberta Tintari ha contattato l’imprenditore balneare informandolo che a giorni l’ombrellone sociale potrà finalmente essere messo a disposizione, allungando il periodo dell’iniziativa anche ad agosto.

Meglio tardi che mai. Era meglio prima, però.